Nel giorno del derby delle Due Sicilie, l’avanzata è tutta cinese

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Una scena del film "L'uomo in più" (fonte foto: internet)
Una scena del film "L'uomo in più" (fonte foto: internet)

Il Napoli pareggia, la Roma perde e ad approfittarne è l’Inter con gli occhi a mandorla

“Io lo dico sempre: voi orientali, se vi organizzate, a noi occidentali ci fate un culo così”. Nell’ormai lontano 2001 un giovanissimo Paolo Sorrentino fa pronunciare questa battuta a Toni Servillo nei panni di Tony Pisapia, cantante più o meno maledetto, personaggio destinato a diventare cult, proprio come il film. “L’uomo in più”. Aveva troppo ragione: gli orientali si organizzano e gli occidentali soffrono, schiacciati da un mondo che non è più roba loro.

Prendi l’Inter: soltanto la disorganizzazione, l’improvvisazione e chissà quale incertezza ha indotto la proprietà cinese, questa estate, a puntare su De Boer, l’allenatore spaesato, troppo europeo per far bene in Italia. Poi si sono organizzati, i cinesi: hanno scelto Pioli che ha saputo valorizzare una rosa già forte (non fortissima, però). Ed oggi eccoli i nerazzurri: legittimati a lottare per un posto in Champions. Vale la pena sottolineare la loro minaccia, nel giorno in cui si fermano la Roma (che perde con la Sampdoria) e il Napoli (che pareggia 1 a 1 al San Paolo col Palermo).

Agli azzurri è mancata la fortuna, ma è chiaro che certe partite bisogna vincerle a prescindere dalla sorte. Era il derby delle Due Sicilie, una terra che da tempo sta facendo i conti con la migrazione cinese: li osserviamo organizzarsi mentre noi cerchiamo di andare avanti con il nostro consueto carico di fosforo e fantasia (ho citato De Gregori che narra del Titanic, sapevatelo).

Non può andare sempre bene, è evidente. E comunque la tagline de “L’uomo in più” è: nella vita non esiste il pareggio