Napoli. Nel pomeriggio di oggi si è svolta una marcia silenziosa a cui aperta a tutta la comunità studentesca della Federico II per ricordare Diana, la giovane studentessa di Somma Vesuviana trovata morta lo scorso 1° marzo che si sarebbe tolta la vita a causa dell’eccessiva pressione per le aspettative legate alla laurea. Intanto, emerge un video degli ultimi istanti di vita di Diana prima del gesto estremo di lanciarsi nel vuoto. Il filmato è stato ripreso dalle videocamere di sorveglianza di un ristorante nei pressi del luogo in cui è stato ritrovato il corpo della ragazza ed è ora stato consegnato ai Carabinieri. Domani alle 15 ci saranno i funerali nella Chiesa di S. Maria del Pozzo.
Le scale della sede centrale dell’Università Federico II di Corso Umberto I sono di solito lo sfondo per le foto e per i momenti di festa degli studenti appena usciti dalla seduta di laurea. Sorrisi, corone d’alloro con fiori variopinti, brindisi e coriandoli. Oggi sono diventati il luogo da cui è partita la marcia degli studenti per dire addio a Diana, una ragazza che ha scelto di farla finita per il peso del malessere che le avrebbe procurato aver mentito sulla sua carriera universitaria, su quel traguardo accademico, quella laurea in Lettere Moderne che tutti credevano imminente e che invece Diana non aveva ancora potuto raggiungere, forse a causa di un esame di latino ancora non superato.
Il corteo, a cui hanno partecipato tanti studenti, è arrivato poi alla sede del Dipartimento di Studi Umanistici di Via Porta di massa. Oltre al senso di profonda commozione e dolore per la scomparsa di Diana, tra gli studenti serpeggia un bisogno estremo di cambiamento di un sistema universitario sbagliato che è basato sul merito e su percorsi accademici rapido e senza intoppi “che non tiene conto dell’inevitabile bisogno umano di seguire i propri tempi e i propri modi in virtù delle diverse condizioni personali”, come si legge nel comunicato con cui i rappresentanti degli studenti hanno annunciato la marcia per Diana. Questo desiderio di svolta dovrebbe portare a più momenti di riflessione sulla possibilità di aiutare gli studenti, mentre in alcuni casi viene estremizzato e sfocia in un’accusa indiscriminata all’intera istituzione accademica. Come viene fuori dallo striscione apparso oggi all’Orientale “La vostra università uccide. Ci dispiace Diana”. Aldilà delle possibili spiegazioni, soluzioni che ognuno cerca di trovare come sempre accade nel caso di tragedie simili a quella di Diana, che nessuno può capire fino in fondo i motivi che hanno spinto la ragazza a dire addio alla vita.
Restano però i video, drammatici e strazianti, degli ultimi istanti di vita di Diana, ripresi dalle telecamere di un ristorante nelle vicinanze di quel dirupo in cui Diana si è gettata morendo sul colpo. Dalle immagini, che eliminano ogni dubbio sulle cause della morte, si può vedere l’arrivo della ragazza a piedi a Santa Maria a Castello, il momento in cui lei si ferma accanto alla struttura del locale abbandonato “Il Canguro”, alcuni giovani che a un certo punto, qualche ora prima della sua morte, si fermano poco lontano a chiacchierare fumando e infine, mentre nessuno la guardava, il tragico salto nel vuoto che l’ha condotta alla morte.