Muore dopo dimissioni, aperta indagine sul caso Annamaria: Somma attende la verità prima dell’addio

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La morte di Annamaria Cerciello, la 35enne di Somma Vesuviana che si era presentata all’ospedale Cardarelli per un forte dolore al collo ma mandata a casa subito dopo, ha lasciato tutti esterrefatti.

La donna, che qualche giorno prima aveva festeggiato il suo compleanno, pare presentasse solo il fastidio al collo nel momento in cui è stata dimessa. Arrivata a casa però, c’era qualcosa che non andava. Convulsioni, spavento, urla, poche ore dopo il rientro nella sua abitazione: Annamaria è morta mentre i medici del 118 tentavano l’impossibile per salvarla.

Le indagini sul decesso della donna sono ancora in corso: il fascicolo per omicidio colposo è stato aperto contro ignoti, ma l’inchiesta della Procura è partita, come dimostra il primo atto formale: è stata infatti decisa l’autopsia per chiarire la causa della morte. L’esame autoptico, infatti, è l’unico mezzo per capire se si tratta ancora una volta di malasanità e, dunque, di un errore medico, o se, invece, la donna è stata colpita da un malore non prevedibile. Non si esclude che a breve possano esserci anche i primi indagati; intanto le forze dell’ordine hanno sequestrato la cartella clinica.

Lutto prolungato a Somma Vesuviana che purtroppo deve ancora attendere per salutare un’ultima volta Annamaria. Tra i tanti messaggi di cordoglio anche quello del salone in cui lavora Francesco, il marito della donna, che resterà chiuso per i prossimi giorni.