Moderna fissa già la quarta dose: “Si farà entro ottobre 2022”

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In Italia solo da qualche mese le persone hanno iniziato a sottoporsi alla terza dose di vaccino anticovid, eppure si parla già del futuro e di ciò che bisogna aspettarsi. 

In particolare si fa riferimento alla quarta dose che sarà ovviamente necessaria per tutti una volta scaduta la copertura personale della terza vaccinazione. L’amministratore delegato di Moderna è intervenuto nuovamente sulla questione durante una conferenza sanitaria, parlando in particolar modo della pericolosità della variante Omicron e del possibile sviluppo di nuove varianti future. Siccome l’efficacia del booster andrà a calare già nei prossimi mesi, “la quarta dose del vaccino sarà assolutamente necessaria entro l’autunno 2022” e a quanto pare non oltre questo periodo di cui Bancel parla. L’Ad del colosso americano, come sostenuto da tantissimi virologi e professionisti del campo, ha spiegato l’importanza di adattarsi al virus il prima possibile in quanto purtroppo non si tratta di una malattia che può essere sconfitta o curata, sicuramente non a breve termine.

Proprio in vista del futuro che ci aspetta, si discute già della necessità di una quarta dose di vaccino che a quanto pare non può essere messa in discussione perché è certo, secondo gli esperti, che il covid non scomparirà nel giro di pochi mesi. In merito alle nuove varianti che potranno crearsi, i governi europei continuano con la propaganda della campagna vaccinale, che al momento resta l’unico modo per combattere il virus. La variante Omicron sta già facendo vacillare lievemente l’efficacia di copertura dei vaccini che vengono somministrati oggi: in Italia, ad esempio, c’è il forte rischio di un futuro picchio di contagi nei mesi di gennaio-febbraio, nonostante la terza dose di vaccino, motivo per cui molte aziende sono già a lavoro su un vaccino che possa avere una alta percentuale di difesa anche contro la nuova variante.

Attualmente i dati di cui si è in possesso riguardo l’efficacia del vaccino contro Omicron sono ancora pochi per stabilire al 100% una verità scientifica, eppure nel Regno Unito si parla del solo 10% di copertura da eventuali sintomi con dosi di Moderna e Pfizer dopo 20 settimane dalla somministrazione della seconda dose, motivo per cui l’Europa e il mondo intero nei prossimi mesi saranno sotto una forte pressione, mentre si parla del 75% di efficacia dopo due settimane dalla somministrazione.