Si torna a parlare del centro di compostaggio in arrivo a Marigliano, uno di quelli previsti dalle nuove strategie per la filiera dello smaltimento dei rifiuti da parte della Regione Campania, tese a valorizzare la raccolta differenziata.
Nel corso del recente question time in consiglio regionale, il consigliere Gennaro Saiello del Movimento 5 Stelle è intervenuto per ribadire l’ok al compostaggio quale processo virtuoso di trattamento dell’organico, ma nello stesso tempo ha espresso contrarietà alla decisione di individuare proprio a Marigliano uno dei quattro siti che presto si concentreranno in una specifica area geografica, sostanzialmente tra Napoli Est e Tufino, passando per Pomigliano d’Arco e quindi toccando anche la famigerata zona del cosiddetto “Triangolo della Morte”. Proprio su questo punto si fondano le perplessità del consigliere pentastellato, preoccupato – come tanti cittadini – dal fatto che si rischia di sottoporre a uno stress supplementare un territorio già martoriato.
“Il compostaggio come superamento della strategia inceneritorista è una battaglia che, come Movimento 5 Stelle, portiamo avanti da anni – ha affermato Saiello – Una visione che deve però coniugarsi con una equa distribuzione degli impianti su un dato territorio. Oggi ho voluto interrogare in aula l’assessore regionale all’Ambiente (Bonavitacola, ndr) sull’opportunità della previsione di un impianto di compostaggio nell’area del comune di Marigliano, in località Boscofangone. Alla Regione ho chiesto di valutare tale scelta in considerazione dell’elevata presenza sul territorio di siti di trattamento. Così come ho chiesto di considerare che l’impianto in questione è previsto in un’area in cui sono state stoccate ecoballe per dieci anni e il cui suolo è in attesa del piano di caratterizzazione, per procedere alla successiva bonifica. Preoccupa, inoltre, che il progetto preveda la possibilità che nel sito di Boscofangone, oltre al compost, siano destinati anche fanghi, che andrebbe a compromettere la qualità del prodotto e ad incidere diversamente sull’ambiente circostante”.
“Di cattivo gusto – secondo il consigliere M5S – l’ironia dell’assessore all’Ambiente nella risposta a un tema che preoccupa non pochi diverse comunità di cittadini e che l’esponente di giunta ha bollato come insalata mista. Sulla salute dei cittadini non è ammissibile alcuno scherno, ma pretendiamo che la giunta dia risposte puntuali, a noi come agli amministratori dei comuni coinvolti. Ho chiesto di riconsiderare la scelta di Marigliano, valutando la sospensione procedura autorizzativa, in attesa degli esiti della caratterizzazione e della eventuale bonifica del sito. E che, soprattutto, si riparta dalla valutazione di impatto ambientale, di cui allo stato non c’è alcuna traccia”, ha poi concluso Saiello nella replica concessa dal vicepresidente del consiglio regionale Valeria Ciarambino.