Marigliano, presidio in piazza Municipio a sostegno del lavoro e della dignità

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In mattinata il Partito della Rifondazione Comunista di Marigliano, insieme ai SI COBAS di Napoli e Caserta, ha organizzato un presidio che ha fatto sentire la propria voce sotto alle finestre della casa comunale. Si era in piazza per manifestare ancora una volta il sostegno a Sebastiano Piccolo e ai suoi colleghi, nel complesso gli otto ex lavoratori di Ambiente SpA licenziati quattro anni fa dall’azienda di San Vitaliano.

Il gruppo aveva chiesto un incontro al commissario prefettizio attualmente alla guida della città, il viceprefetto Roberto Esposito, il quale aveva accordato la propria disponibilità per un colloquio già nel tardo pomeriggio di ieri: tuttavia i manifestanti hanno preteso che l’incontro avvenisse nel corso del presidio ma pare che in mattinata il commissario non si trovasse a Marigliano.
Per il momento, dunque, è saltato il confronto dalle parti.

Sebastiano Piccolo, da quattro anni senza lavoro ma con una famiglia da mantenere (una moglie disoccupata e due figli piccoli), ormai da tempo chiede a gran voce un aiuto alle istituzioni locali e si domanda come mai il suo profilo professionale – corrispondente per esperienza, know how e necessità di reddito – non sia stato preso in considerazione nell’atto di assumere ulteriori 19 lavoratori per la ditta che si occupa dell’igiene urbana in città. Assunzioni che, non a caso, hanno fatto molto discutere anche nei mesi scorsi, quando l’ex sindaco Carpino rispose piccato agli attacchi dell’opposizione.

Sono dure anche le parole di Paolo Esposito Mocerino del Partito della Rifondazione Comunista, candidato per l’attuale tornata elettorale nella lista Oxigeno, a sostegno di Saverio Lo Sapio: “Stamattina siamo stati in piazza a Marigliano per chiedere lavoro e dignità per Sebastiano, che è stato fatto fuori perché si era opposto a dei ricatti che gli erano stati imposti e si è rivolto per anni ai politici e agli imprenditori locali per chiedere aiuto. Nonostante l’esperienza pluriennale di Sebastiano nelle aziende di nettezza urbana, egli non è stato coinvolto nelle nuove 19 assunzioni per la nettezza urbana di Marigliano e ancora oggi Sebastiano non riesce a ottenere una risposta dalle forze politiche del territorio”.

“A questo punto – prosegue il docente – noi chiediamo chiarezza e trasparenza: vorremmo verificare gli atti per capire come sono avvenute le assunzioni. L’attuale commissario prefettizio è viceprefetto, per cui egli sarà anche uno dei responsabili di questa commissione d’accesso che dovrà indagare sui documenti e riguardo a ciò che è avvenuto sul territorio”.

Ad ogni modo Sebastiano è un dipendente licenziato da un privato: non è il primo e purtroppo non sarà l’ultimo, ma la dignità che lui chiede con insistenza alla politica è la stessa che tante altre persone meritano. La soluzione a un problema collettivo, quindi, non può essere individuale. Tuttavia è indubbio che la battaglia di Sebastiano contribuisca a tenere viva l’attenzione sul tema, che però va affrontato nel complesso delle sue criticità: flessibilità del mondo del lavoro, misure assistenzialiste, welfare, politica clientelare, rapporto tra pubblico e privato e tanto altro.