Marigliano, martedì 19 maggio primo consiglio comunale post emergenza Coronavirus: non mancano i nodi

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Decisa la data per il prossimo consiglio comunale, il primo del 2020, che avrà luogo martedì 19 maggio alle ore 17. Come specificato nel documento di convocazione, ogni consigliere potrà scegliere di essere presente in videoconferenza, e nel caso utilizzare il software GoToMeeting, o recarsi presso l’aula consiliare e presenziare rispettando i protocolli di sicurezza previsti.

Assise chiusa al pubblico per l’occasione, proprio per rispettare il distanziamento fisico ed evitare eventuali assembramenti. Sarà assicurata la diretta streaming, seguita poi dalla pubblicazione su un apposito canale Youtube della registrazione integrale del consiglio.

Gli argomenti all’ordine del giorno sono appena quattro e tutti molto tecnici, per addetti ai lavori:

1) Approvazione verbali sedute precedenti;

2) Riconoscimento d.f.b. art. 194 lettera “e” D.Lgs. 267/2000 derivanti dalla mancata ratifica della delibera di Giunta Comunale n. 239 del 29/11/2019 “Quarta variazione al bilancio di previsione finanziario 2019-2021” – Proposta della G.C. con delibere n.30 del 27/02/2020 e n. 60 del 08/05/2020;

3) Comunicazioni prelievi dal fondo di riserva;

4) Conferma dell’aliquota dell’Addizionale Comunale all’IRPEF per l’anno 2020 – proposta della G.C. con delibera n. 202 del 17/10/2019.

Tuttavia ci sono un paio di cose interessanti che inducono una riflessione, soprattutto alla luce dello scandalo emerso in seguito al blitz operato dai Carabinieri dal Giudice di Pace della città.

L’argomento in questione non verrà affrontato durante il consiglio, o quantomeno non è previsto che accada, mentre pare sia programmato uno spazio dedicato dal presidente del consiglio comunale all’emergenza sanitaria (ormai quasi non più tale nella nostra regione). Ad ogni modo sarebbe interessante trovare un momento per affrontare un tema fondamentale che riguarda la responsabilità di chi è chiamato a contrastare, tra le altre cose, i fenomeni di corruzione: l’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV), un soggetto nominato in ogni amministrazione pubblica dall’organo di indirizzo politico-amministrativo e infatti presente anche nel Comune di Marigliano. Presente ma a quanto pare non molto attivo se si pensa che le ultime griglie di trasparenza pubblicate sul sito del comune risalgono (e sono ferme) all’annualità 2016/2017.

Come si legge sul Portale della Performance del Governo Italiano, “OIV monitora il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni ed elabora una relazione annuale sullo stato dello stesso, anche formulando proposte e raccomandazioni ai vertici amministrativi; valida la Relazione sulla performance a condizione che la stessa sia redatta in forma sintetica, chiara e di immediata comprensione ai cittadini e agli altri utenti finali; garantisce la correttezza dei processi di misurazione e valutazione con particolare riferimento alla significativa differenziazione dei giudizi nonché dell’utilizzo dei premi; propone, sulla base del sistema di misurazione e valutazione, all’organo di indirizzo politico‐amministrativo, la valutazione annuale dei dirigenti di vertice e l’attribuzione ad essi dei premi”. Vale la pena ricordare che il responsabile del personale, firmatario della determina che nel 2018 assegnava la Briaca agli uffici del Giudice di Pace, risulta rinviato a giudizio nel caso dei cosiddetti “furbetti del cartellino” e guadagna circa ventimila euro in più all’anno proprio in virtù di una premialità. In quattro anni, dalle prime intercettazioni dell’altro dipendente comunale coinvolto, Mattia Conelli, le indagini sembrano suggerire che nessun controllo sia stato effettuato dagli organi istituzionali preposti.

Dato che i dirigenti di uffici dirigenziali generali (nel nostro comune il segretario, responsabile diretto anche del Giudice di Pace) concorrono alla definizione di misure idonee a prevenire e contrastare, come abbiamo detto, i fenomeni di corruzione e a controllare il rispetto da parte dei dipendenti dell’ufficio cui sono preposti, sarebbe interessante capire come mai in due anni l’astuzia degli indagati abbia avuto la meglio sui controlli previsti per legge (D. Lgs. n.165/2001, art. 16, co. 1, lettera I-bis). Così come sarebbe interessante sapere se i consiglieri comunali abbiano mai presentato mozioni sul Giudice di Pace a partire dal 4 settembre 2018, data di insediamento negli uffici di Giustizia del dipendente comunale arrestato, Antonietta Briaca, con la qualifica di cancelliere addetta alle iscrizioni a ruolo dei fascicoli.

Come concordato con la conferenza dei capigruppo, i lavori saranno trasmessi in diretta streaming sulla pagina “Vito Lombardi – Presidente del Consiglio Comunale di Marigliano”, ossia una pagina personale ancora prima che istituzionale, utilizzata anche per l’attività politica. Insomma, una pratica che sembra contrastare con l’Art. 25 (Registrazione audio e video) del regolamento comunale per i consigli comunali, laddove riporta che “sono consentite le registrazioni effettuate con mezzi elettromeccanici e/o audiovisivi di tali adunanze ai fini della sola attività documentale istituzionale”, e che soprattutto palesa una seria questione di opportunità.