In piena zona rossa arriva il report del Nucleo Operativo di Emergenza “Salamandra”, il gruppo di protezione civile mariglianese che negli ultimi mesi ha garantito alla comunità un prezioso servizio di assistenza sanitaria a domicilio, attraverso un ambulanza COVID comunale attivata in virtù di una convenzione con l’ente. La cattiva notizia è che questa convenzione è scaduta e dunque per il momento il servizio non è più assicurato, nonostante la situazione di emergenza pandemica che vive una delle fasi più acute.
I dati relativi all’attività svolta sul territorio mariglianese dai volontari della “Salamandra”, guidati dal presidente Peppe Sepe, fanno riferimento all’ultimo trimestre, contemplando le azioni eseguite tra la fine di novembre 2020 e la fine di febbraio 2021.
In totale si contano 116 interventi, di cui 107 su pazienti positivi (che avevano richiesto un soccorso sanitario) e 9 interventi ordinari (su richieste ricevute dal 118 e dalle forze dell’ordine). Sono stati 42 i codici verdi, urgenza minore, con presenza di sintomi che non interessano le funzioni vitali, ma su pazienti che hanno necessità di ricevere delle cure; 21 i codici gialli, urgenza, non c’è un immediato pericolo di vita ma il paziente necessita quanto prima di un controllo da parte del medico; 6 codici rossi, emergenza, con pazienti che si trovano in immediato pericolo di vita; infine anche un codice blu, che riguarda i pazienti con funzione vitale compromessa e che viene assegnato fuori dal reparto ospedaliero.
Sono state effettuate anche 38 terapie domiciliari, in particolare per cittadini delle fasce più deboli quali anziani, disabili e persone che vivono da sole. I ricoveri evitati (e questo, stando all’attuale emergenza negli ospedali, è forse il risultato più significativo dello strumento messo in campo) sono stati 18, tutti cittadini con sintomatologia degenerativa trattati medicalmente con un’assistenza di 72, in sinergia con i professionisti di medicina territoriale. Infine si contano 7 pazienti ricoverati per grave insufficienza respiratoria.
Su Facebook i volontari del Nucleo di Emergenza scrivono: “Ci dispiace non poter fornire ancora assistenza sanitaria, ma non avendo più convenzione con Ente Pubblico non siamo autorizzati, legalmente tutelati ed assicurati al servizio”. I commenti dei cittadini sottolineano l’importanza dell’iniziativa e si chiedono come mai proprio adesso, in piena zona rossa, il servizio debba venir meno. Tuttavia apprendiamo che l’ente comunale è al lavoro per dare continuità allo strumento di assistenza sanitaria a domicilio ed è verosimile che già nelle prossime ore possa sbloccarsi qualcosa in tal senso. Bisogna trovare ulteriori fondi per coprire le spese, evidentemente.
Intanto sono saliti a 118 i casi attualmente attivi in città, come comunicato dal sindaco Jossa nella serata di ieri. Dunque si contano 7 casi in più rispetto all’aggiornamento dello scorso 11 marzo fornito dall’Agenzia di Sviluppo Area Nolana.