L’urlo del vescovo ai funerali di GiòGiò: “Non fuggite da Napoli”. Killer trasferito fuori regione

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Ieri a Napoli si sono svolti i funerali di Giògiò, il musicista 24enne ucciso con colpi d’arma da fuoco alcune settimane fa.

È stato un pomeriggio intenso quello del 6 settembre, che in molti ricorderanno per aver dato l’ultimo saluto a Giògiò, morto tragicamente dopo che un ragazzo di 16 anni gli aveva sparato alcune settimane fa.

Un mix di emozioni per i tanti presenti che hanno voluto essere lì per accompagnare il giovane nella sua ultima corsa. Dei momenti di profonda riflessione su Napoli, sulla civiltà ormai diventata selvaggia e sulla dubbia moralità di molte persone. Le parole dell’arcivescovo Mimmo Battaglia hanno sicuramente colpito, segnando profondamente questo periodo storico in cui bisogna lottare contro la criminalità senza girarsi dall’altra parte.

“Non fuggite da Napoli, restate e fate una rivoluzione di onestà”, queste le parole dell’arcivescovo che ha invitato tutti i presenti, soprattutto i giovani, a non inginocchiarsi dinanzi alla violenza ma a combatterla con la pace e con la gentilezza, perché insieme si può sradicare il marcio che c’è.

Poco dopo i funerali di Giògiò è arrivata la notizia del trasferimento del ragazzo minorenne che l’ha ucciso. Da Nisida, il carcere minorile di Napoli, il giovane è stato portato in una casa circondariale fuori regione, probabilmente per una questione di sicurezza, anche se non sono ancora noti i motivi di tale trasferimento deciso dal Dipartimento dell’amministrazione Penitenziaria.