Ilaria, morta di meningite a 25 anni. Ieri i funerali a Napoli e poi la cremazione.

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Il papà, la sorella, il marito e tanti amici e parenti alla cerimonia funebre di Illy, giovane estetista che da quando si era sposata viveva a Sant’Anastasia.

Messaggi teneri e addolorati sulla bacheca Facebook di Ilaria Montilli, la giovane di 25 anni, mamma di una bimba di nemmeno due anni che dopo un calvario durato giorni è morta. Il corpo di Ilaria è stato cremato e per ora non c’è alcuna denuncia che possa portare alla verità e accertare eventuali responsabilità dei medici, molti e in più ospedali, che l’hanno visitata e curata.

Ieri mattina i funerali nella parrocchia di Sant’Eframo Vecchio, nel centro storico di Napoli. Fuori dalla chiesa, amici di Napoli e di Sant’Anastasia per l’ultimo saluto ai familiari.

La ragazza è morta venerdì all’ospedale Cotugno ma prima era stata ricoverata al Loreto Mare, a Villa Betania (Ponticelli) e al Policlinico federiciano. Al Loreto Ilaria arrivò lunedì 14 marzo, meno di un mese fa. La dimisero poco dopo senza fare una diagnosi di meningite. Tornata nella sua casa di Sant’Anastasia, le condizioni di Ilaria si aggravarono rapidamente. Il 17 marzo i familiari chiamarono il 118 e la donna fu trasportata d’urgenza a Villa Betania. Lì la soccorsero ma alcune ore più tardi fu trasferita nel reparto di rianimazione del Policlinico dove nelle stesse ore era ricoverato un paziente che qualcosa in comune con Ilaria l’aveva: aveva lavorato fino a poche settimane prima a Sant’Anastasia, ma lui è in via di guarigione e non contagioso. Per Ilaria invece la diagnosi fu chiara poche ore dopo: meningite, ad uno stadio già gravissimo. Interviene il coma e i medici preferiscono traferire la ragazza al Cotugno.

Non c’è alcun rischio meningite in città: questo è già chiaro dall’inizio, dopo che l’Asl ha comunicato su sollecitazione del sindaco Lello Abete, il giorno dopo il ricovero di Ilaria al Policlinico, che la forma di meningite in questione non richiede profilassi nei luoghi frequentati dall’ammalato.