Il secondo momento buio dell’era De Laurentiis – La mia sul Napoli – Rubrica a cura di Crescenzo Tortora

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In questi ultimi mesi la SSC Napoli vive il suo secondo momento buio del nuovo corso societario.

Se ci dimenticato di delusioni varie come la mancata promozione in B della prima stagione, oppure i vari piccoli passi falsi, sono due i momenti bui della nostra storia degli ultimi 10 anni.

Il primo ha riguardato la crisi di risultati di Reja, che costrinse il presidente a sostituirlo prima con Donadoni, che non riuscì mai a far funzionare le cose, e poi con Mazzarri, che rappresentò l’inizio di un ciclo di 4 anni, soddisfacenti e vincenti.

Quello che stiamo vivendo è il secondo periodo buio di questi ultimi 10 anni. Le speranze per una stagione nella quale puntare allo scudetto frantumate e le promesse di un mercato scoppiettante disilluse, i primi intoppi con l’eliminazione a Bilbao, i passi falsi in campionato, poi la ripresa, e l’ennesimo intoppo, questa volta in Europa. Una squadra che si perde in se stessa, si è ritrovata per qualche settimana, ma ricade nelle sue difficoltà. E questo basta per infuocare, ancora, una polemica che si era pacata dopo gli ultimi risultati positivi. L’assalto al bus dei giocatori dopo la disfatta Bernese, le solite e continue polemiche contro De Laurentiis, Benitez e squadra, da parte di tifosi e addetti ai lavori. Il primo offeso in tutte le maniere, accusato di non mantenere le promesse e di non aver fatto un mercato adeguato, il secondo messo in discussione da più parti, sia da esperti che tifosi, accusato di non metterci quella carica e quella grinta che serva a motivare i giocatori, e incapace di interfacciarsi con il calcio italiano, agli ultimi, quelli che vanno in campo, viene attribuita una mancanza di cazzimma, di garra, come dicono gli spagnoli. Tante polemiche, che si sono riaccese, e probabilmente le contestazioni proseguiranno domenica al San Paolo.

A questo si aggiungono le voci di una possibile cessione del Napoli agli sceicchi, interviste di giocatori vari che parlano di gruppo senza leader, di gruppo sfasciato dall’allenatore, di un allenatore che non sopporta i leader, per non parlare dei continui attacchi da parte della stampa, e poi ci mettiamo che cominciano a spuntare anche quegli opinionisti che erano finiti nel dimenticatoio. Poi i mezzi d’informazione che non si mettono d’accordo su quello che realmente è successo in occasione dell’assalto al bus del Napoli.

Se mi leggete conoscete la mia opinione. Sono conscio del fatto che esistono tanti problemi, ma non leggerete mai commenti distruttivi su queste pagine. Cerco di essere costruttivo. La squadra stava riprendendo la giusta strada, con risultati incoraggianti in campionato e coppa. Lo stesso pareggio con l’Inter, che tanto mi ha fatto arrabbiare, doveva far sperare. Il Napoli è sembrato più attento, più fortunato, più aggressivo, ma è ricaduto nelle sue solite debolezze a Berna. L’anno scorso, che non ci vide mai in una crisi così cronica, ci trovammo spesso a criticare le prestazioni del Napoli. In occasione del pareggio col Porto scrissi di Napoli Bello, pregiato e delicato come un cristallo Swarovski!, quest’anno ci va peggio, siamo raramente belli e pregiati, ma molto delicati. Ma non possiamo sempre deprimerci in maniera leopardiana ogni volta che si perde (è quello che si legge sui forum). Il momento è buio e presidente, mister e giocatori devono superarlo.

E’ certo che bisognerebbe capire meglio la politica di de Laurentiis, che si sta tenendo fisicamente in disparte, ma attraverso i suoi tweet parla di completo appoggio a squadra e mister, bisognerebbe capire meglio a che punto è il rapporto con il mister, se il mister ha ancora nelle sue mani squadra e progetto tecnico. Se questo momento buio continuerà non è da escludersi un cambio tecnico, che dopo Donadoni portò ad un cambio di rotta repentino con quel Mazzarri che tanto bene ha fatto a Napoli. Io credo che bisogna resistere, ed arrivare a questa scelta solo come extrema ratio, io ho ancora fiducia nel mister, e credo che lo stesso presidente ce l’abbia. E’ appena terminata la conferenza stampa del mister, non posso farci nulla, ma mi mette sempre tanta serenità e consapevolezza. E’ uno che sa quello che dice, bisogna che loro tutti continuino a sapere quello che fanno. Ma non ne ho dubbi.

Resistiamo e tifiamo. Io lo farò.

“Nuotare per morire sulla spiaggia non è la mia maniera per farlo.” (R. Benitez, nella conferenza stampa pre-partita di Napoli – Verona)

Forza Napoli.

Crescenzo Tortora

http://lamiasulnapoli.wordpress.com/

 

da http://nonciclopedia.wikia.com
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