Il Napoli gioca in ciabatte e subisce a Monza la prima sconfitta da campioni d’Italia

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Un Napoli probabilmente ancora “sbronzo” dai festeggiamenti dello scudetto perde per 2-0 contro il Monza, che conferma il suo incredibile trend nelle partite della domenica alle 15: 31 punti e una sola sconfitta in 11 partite. Si tratta della quarta sconfitta in campionato, che rende più difficile il superamento del record dei 91 punti di Sarri (bisognerebbe vincerle tutte).

Spalletti decide, nuovamente e giustamente, di dare spazio a seconde linee che hanno avuto poche possibilità in stagione, come Bereszynski e Zerbin; l’approccio è buono, con il Napoli che pressa alto e si rende subito pericoloso con Zielinski dopo 12 secondi. Con il passare dei minuti tuttavia il Monza sale in cattedra, mostrando tutto l’ottimo lavoro svolto da Palladino in questa stagione e mettendo in difficoltà gli azzurri soprattutto sulla catena di sinistra con uno straripante Carlos Augusto.

Nella ripresa il mister butta dentro i titolarissimi, ma il possesso palla si rivela sterile ed è su palla inattiva che si creano le principali occasioni, trovando però spesso la fiera opposizione di Di Gregorio. Inoltre si può recriminare per il clamoroso rigore negato su Osimhen: inaccettabile che con le tecnologie oggi a disposizione sia arbitro che Var non abbiano visto il contatto, fischiando addirittura fallo al numero 9.

In ogni caso si tratta di una sconfitta indolore, che non rappresenta chiaramente una macchia in una stagione stratosferica. Queste ultime partite serviranno a capire semplicemente quali ruoli necessitino di interventi in sede di mercato, per rinforzare ulteriormente una rosa già competitiva.