Gli emozionanti “piccoli brividi” del teatro

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Tra musica e “comicità horror”, il week end teatrale di questa settimana in Campania regala tanto spazio alle emozioni. Di seguito consigliamo alcuni degli spettacoli più graditi dal pubblico e meglio recensiti dalla critica.
Iniziamo dalla provincia di Napoli.
Stasera al Summarte di Somma Vesuviana prosegue la rassegna musicale “Jazz&Baccalà” curata dal batterista Elio Coppola, per questa volta anche in scena componente del trio Ricci/Caps/Coppola. Guest star d’eccezione dell’evento la star internazionale del Jazz, il trombettista Fabrizio Bosso. La serata sarà resa ancora più speciale dalle prelibatezze preparate a base di baccalà dallo chef di 800 borbonico. Domani invece, sarà recuperata la seconda data di Paolo Caiazzo. Il comico di Made In Sud e Fatti Unici, tornerà a calcare il palcoscenico del teatro di via Roma, dopo aver annullato per motivi personali lo scorso 29 gennaio. Gli spettatori, dunque, potranno ridere di gusto grazie alle battute proposte nello spettacolo di successo “Non mi chiamo Tonino”.
Ci spostiamo nella città di Napoli
“Il mondo non mi deve nulla” è di scena al Bellini per la regia di Francesco Zecca sino a domenica. Dopo il successo di “Oscura Immensità” scrittore Massimo Carlotto dunque, torna a confrontarsi con la drammaturgia. In questa sua opera racconta di una Rimini non ancora aggredita dai turisti, dove si incontrano Lise, ex crupier tesdesca e Anselmo, ladro romagnolo che tenta di rubare in casa sua – interpretati da Pamela Villoresi e Claudio Casadio.
Sempre fino a domenica sarà possibile assistere al Piccolo del Bellini a “Week End” di Annibale Ruccello, messo in scena per la regia di Luca De Bei. Quest’opera scritta nel 1983, completa la trilogia di Ruccello dal titolo “Teatro da Camera” composta da “Notturno di donna con ospite”, “Le cinque rose di Jennifer” ed infine “Week End”. Quest’ultimo scritto è la storia del fine settimana di Ida un’insegnante di 40 anni, originaria di un piccolo paese napoletano che abita nella periferia di Roma.
Al teatro stabile si può assistere a due progetti. Al San Ferdinando, cuore della drammaturgia di Eduardo, è di scena lo scritto di Valeria Parrella “Dalla parte di Zeno” per la regia di Andrea Renzi. L’opera ispirata al famoso romanzo di Italo Svevo “La coscienza di Zeno”, è la storia di Zeno, un giovane chiuso ed introverso. Un evento diviene il “detonatore della sua vita”, ma come spiega la stessa scrittrice non bisogna cercare nella piéce metafore o messaggi esistenziali, è un non-sense vicino al rapporto dell’uomo col reale fatto di stereotipi e sorprendenti imprese, dve la coscienza vive molteplici vite, pur vivendo una sola.
Al Ridotto del Mercadante continua la serie di appuntamenti del progetto teatrale per l’ Europa delle diversità “Italia Svezia 2-2”. Si tratta di 4 spettacoli e due incontri di approfondimento a cura di Laura Mariani e Vanda Monaco Westerståhl. Due autrici drammatiche italiane, Magdalena Barile e Sarasole Notarbartolo, e due svedesi, Katarina Carlshamre e Mia Törnqvist; quattro sguardi femminili diversi su vite di cittadini europei di oggi, nativi, immigrati, svedesi, turchi, italiani, iracheni… Stasera sarà la volta della messa in scena di “La morte è un punto” Katarina Carlshamre con la regia di Arturo Muselli. Al centro della storia un ospedale psichiatrico, dove la protagonista rivive il dolore di un infanticidio. Domani invece, è di scena “La tua Istanbul”di Mia Törnqvist regia Vanda Monaco Westerståhl. L’opera racconta di Emigrazioni, spostamenti, conflitti che nascono nella quotidianità
Ci spostiamo al Vomero. Al Diana domenica è l’ultimo giorno di “Provando… dobbiamo parlare”, uno spettacolo scritto da Sergio Rubini, Carla Cavalluzzi e Diego De Silva, per la regia di Sergio Rubini. Protagonista una coppia di amici, tra loro molto diversi, che ciononostante vivono ogni ricorrenza insieme, senza che la diversità sociali gravi sui loro rapporti. Un racconto speciale che vi entrà nel cuore e vi farà rivivere fatti di quotidiana realtà.
Al Cilea si ride con i comici più amati di Made In Sud. I ditelo voisi cimenteranno in “Horror commedy”. Dopo “I Gomorroidi”, il trio di comici cambia completamente scenario e si cimenta in una commedia horror, pensata anche per i più giovani, che muove dalle pellicole americane ma che si caratterizza per una simpatia ed una risoluzione tutta partenopea.
Il Bolivar a Materdei, propone un weekend all’insegna della musica. Domani sarà la volta di Giulia Capolino, che si esibirà in “Giro di Vite” col contributo del Quartetto d’Archi San Giovanni ed il magico tocco di Keith Goodman al pianoforte. Lo spettacolo pensato appositamente per lei da Gianmarco Cesario ed Antonio Mocciola, vuole presentare al pubblico Il nuovo disco di Giulia Capolino, “L’artista“ . Domenica invece, si prosegue con Antonella Maisto in “O Fado”, dove le vere protagoniste sono la passione e la voce.
Al San Carlo riprende la stagione sinfonica all’insegna del grande repertorio tedesco. Domani e domenica saranno in scena sul podio dell’Orchestra Ralf Weikert e al pianoforte Rudolf Buchbinder. Tuttavia, le vere protagoniste di questa due giorni saranno le note di Ludwig vanBeethoven e Richard Strauss.Un repertorio struggente che parte dal Concerto n. 3 in do minore per pianoforte e orchestra, op. 37 di Ludwig van Beethoven, culmina con la Danza dei sette veli da Salome e termina con la suite per orchestra Der Rosenkavalier di Richard Strauss.
Ci spostiamo a Salerno.
Al Verdi di scena uno di spettacolo di Alessandro Gassmann “Qualcuno volò sul nido del cuculo”. Si tratta della storia amicizia tra Randle McMurphy delinquente che si finge matto preferendo un ospedale psichiatrico alla galera e i suoi compagni di reclusione, scritta da Ken Keseynel 1962, resa da Dale Wasserman uno spettacolo per Broadway e poi da Miloš Forman un film, interpretato da un indimenticabile Jack Nicholson. Nella veste proposta oggi torna rielaborata dallo scrittore Maurizio de Giovanni.
Al Delle Arti va in scena il classico di Giovanni Verga “La Lupa” con Lina Sastri e Giuseppe Zeno per la regia di Guglielmo Ferro.
COLPI DI SCENA