E’ il caso degli ultimi anni. La farina di vinaccioli è diventata uno degli elementi al centro del dibattito di chi cucina, ma si è meritato soprattutto l’attenzione dei nutrizionisti. Ma cosa sono i vinaccioli? Non sono altro che i semi contenuti negli acini di uva che agli esperti di alimentazione piacciono per diversi motivi.
Le proprietà benefiche
Il primo è la presenza di antiossidanti importanti come quelli della categoria Opc, che si notano anche nei processi di produzione del vino. I bioflavonoidi servono a dare coloro, mentre i polifenoli sono ritenuti gli antiossidanti per eccellenza per le loro molteplicità proprietà. Basterebbe questo a far comprendere le proprietà derivanti dall’uso potenziale della farina di vinaccioli. In realtà i benefici della farina di vinaccioli restano per molti un territorio inesplorato proprio perchè il suo utilizzo è molto recente. Per il nostro organismo, però, un prodotto come la farina di vinaccioli può essere una mano santa. Ricchissima di fibre, è anche considerata una buona fonte di magnesio, ferro, calcio, proteine e grassi sani, oltre ad essere gluten free.
Chef a caccia dei produttori locali
In Campania c’è un’azienda che sta puntando forte su questa tipologia di prodotto: si tratta dell’azienda Molino Sant’Alfonso, un laboratorio nell’eccellenza nel cuore della Valle di Suessola ed al centro di tre province. La sede di Arienzo, in provincia di Caserta, è sita al ridosso del Napoletano e ai confini col Sannio. Grazie ad una rete di fornitori e clienti, sperimentata anche per i preparati per lievitazione, la ditta suessolana spedisce con l’e-commerce in tutta Italia e i risultati sono soddisfacenti.
Ma come si produce questo tipo di farina? La prima scelta decisiva riguarda la tipologia dei semi d’uva che possono conferire sapore e colore diverso a seconda del tipo: si va dal Merlot allo Chardonnay fino al Sauvignon. Ma dove si usa in cucina? Essendo povera di glutine, può essere aggiunta alla normale farina per i prodotti da forno in una modalità prevista tra il 5% e l’8%. E’ questo il range giusto per dare sapore al prodotto e nutrimento al nostro corpo. La miscela tra quella di vinaccioli e le altre farine sta diventando un percorso esplorato anche da tanti chef di fama internazionale. Chi l’ha provata su prodotti da forni o biscotti ne parla come di un sapore particolare e di un utilizzo variegato che spazia fino alle zuppe, ai frullati ed ai dolci oltre ovviamente all’immancabile pane con farina di vinaccioli.
Sui prodotti da forma emerge tutta la sua qualità in quanto regge in maniera perfetta le alte temperatura. Con la farina di vinaccioli non si avrà mai l’effetto negativo che si verifica anche con la farina di grano che dopo una certa temperatura rilascia acrilammide, una sostanza potenzialmente cancerogena. L’ultima novità è l’aggiunta alle barrette di cereali.