Emergenza bombole di ossigeno, Federfarma e Protezione Civile insieme per il recupero dei contenitori

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SE AVETE IN CASA BOMBOLE DELL’OSSIGENO VUOTE, PER CORTESIA RIPORTATELE IN FARMACIA. GRAZIE.

È di ieri l’avviso con il quale Federfarma Campania ha richiesto il supporto della sala operativa di Protezione Civile della Regione Campania per il ritiro delle bombole di ossigeno vuote dalle abitazioni dei cittadini, al fine di riconsegnarle, in totale sicurezza, nelle farmacie dello stesso Comune. A quanto pare la federazione nazionale unitaria dei titolari di farmacia ha riscontrato il fatto che molte bombole siano andate perse nel corso del tempo e ora si rende necessario procedere a un censimento delle stesse.

“La presente per informarvi che, per ricevere le indicazioni circa i domicili presso cui recarsi, abbiamo concordato di fornire i recapiti telefonici dei referenti delle Organizzazioni attivate presso i C.O.C. (centro operativo comunale) in modo da avere un contatto immediato e diretto per ogni singolo Comune”, si legge nella nota di Federfarma inviata alle associazioni di protezione civile del territorio. Purtroppo molte bombole di ossigeno non sono attualmente dichiarate, in quanto, almeno fino a un paio di anni fa (poi la normativa è cambiata) le bombole erano di proprietà di chi le deteneva, mentre oggi vengono noleggiate: per questo motivo, una volta concluso il trattamento la bombola va riconsegnata all’azienda con la quale è stato fatto l’affidamento. La situazione di emergenza di questi giorni deriva proprio dalla problematica individuata nella mancata riconsegna delle bombole, che quindi ora devono essere intercettate e recuperate direttamente dalle abitazioni.

“Dai vertici è arrivato l’invito a effettuare un appello ai cittadini: se avete in casa delle bombole di ossigeno sappiate che vanno al più presto riconsegnate alle farmacie”, spiega Peppe Sepe, presidente del Nucleo Operativo di Emergenza “La Salamandra” di Marigliano.

Spiega l’AIFA (agenzia italiana del farmaco) che “quello che manca nelle farmacie non è tanto l’ossigeno medicinale: il nodo restano i contenitori”. In Italia – spiega all’Ansa Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma – ci sono circa tre milioni di bombole d’ossigeno su cui poter contare, “ma in realtà un milione sono state distribuite in passato e mancano all’appello, perché non sono stati riportati i vuoti”. Da qui l’urgenza dell’appello ai cittadini: se ne avete di vuote riportatele in farmacia.