Riceviamo da Rete dei Comuni per la gestione pubblica del servizio idrico – Sarnese Vesuviano e pubblichiamo.
Nel silenzio generale, l’Ente Idrico Campano ha convocato per giovedì 19 novembre le elezioni suppletive per completare il consiglio del Distretto Sarnese Vesuviano, in cui sono chiamati a votare i 76 sindaci dei Comuni che compongono il vasto ambito territoriale che va dall’isola di Capri a Fisciano, passando per la fascia costiera, il vesuviano, l’area nolana e l’agro nocerino sarnese.
Tre sono le fasce di Comuni al voto, suddivisi in base alla popolazione: alla fascia A (composta dai Comuni con oltre 30mila abitanti) spetta eleggere in queste suppletive 3 rappresentanti, alla fascia B (Comuni tra 5mila e 30mila abitanti) 6 membri, mentre uno solo va alla fascia C (Comuni sotto i 5mila residenti).
Gli eletti rimarranno in carica appena un anno, visto che nel dicembre 2021 è già prevista la scadenza naturale del mandato dell’intero Ente idrico e si andrà quindi a nuove elezioni per il rinnovo di tutti gli organi. “Sono gli effetti distorti di una legge regionale sul ciclo delle acque troppo farraginosa – sottolineano i rappresentanti della rete dei Comuni – e che andrebbe profondamente rivista”.
Una partita molto aperta, considerato che dei 20 attuali componenti del consiglio di Distretto ben 11 appartengono alla rete dei “Comuni per l’acqua pubblica”, mentre i restanti 9 sono collocati nella lista trasversale “Pro Gori” ispirata dai vertici regionali dei maggiori partiti.
“Ci rivolgiamo a tutti i sindaci – è l’appello lanciato dagli attivisti dei comitati civici – sostenete nelle urne il progetto dei Comuni per l’acqua pubblica, per bloccare le solite scelte calate dall’alto sul nostro territorio e restituire ai Comuni la piena sovranità sul servizio idrico”.