Elezioni a Pomigliano, il ritorno di Russo: « Se me lo chiedono mi candido »

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Lello Russo, in piedi, nel corso di un convegno a Pomigliano nella sua ultima sindacatura
Lello Russo, in piedi, nel corso di un convegno a Pomigliano nella sua ultima sindacatura

Interessante intervista concessa dal sindaco tra il 1980 il 1993 e tra il 2010 e il 2020. Intanto, a 83 anni, il primario in pensione si appresta a candidarsi per l’ennesima volta come primo cittadino in una campagna elettorale nel complesso ineffabile e surreale, con partiti e coalizioni ancora in disaccordo reciproco

Russo, come giudica questa fase pre elettorale ?

«  Non c’è mai stato un clima pre elettorale più brutto di questo. Un clima elettorale bruttissimo in cui invece di fare una coalizione quanto più coesa e omogenea possibile la parola migliore è “congiurare” oppure “se c’è lui non ci sono io” oppure “io voglio fare il sindaco”. Insomma, mi sembra che ci siano delle bande che si combattono tra loro come fanno i ragazzini nei fine settimana della movida. E’ una situazione veramente drammatica che io ho già provveduto a denunciare sui social. Fatta questa premessa credo che bisognerà individuare nell’ambito del panorama politico pomiglianese una coalizione di centrodestra, una di centrosinistra e le aggregazioni di liste civiche. Il problema però è che questi non pensano che ci sono stati due anni e mezzo di “disamministrazione” in cui tutti gli indici sono regrediti, dalle polveri sottili alla raccolta differenziata, dalla viabilità al commercio, ai servizi sociali. C’è stato un periodo di completa anarchia, dove ognuno faceva quello che gli sembrava più opportuno. E naturalmente alla fine la necessaria conseguenza è stata la caduta dell’amministrazione. Io non sono pregiudizialmente contro l’ex sindaco Del Mastro, che quando sono stato sindaco ho anche utilizzato per manifestazioni di carattere culturale. Ma probabilmente lui non era adatto per quella situazione. Ora, di fronte a un dramma di questa dimensione, si mettono e dire “questo si”, “questo no”, “dobbiamo fare le cose senza questo qua”: stiamo proprio all’anno zero. Intanto ci sono tre tentativi di coalizione. Ma qualcuno già si sta sfaldando per strada, qualcun altro presentando nomi impossibili cerca di allungare la lista di coloro che vogliono partecipare. Comunque il dato di fatto incontrovertibile è che c’è ancora una nebulosa in atto »

Se le chiederanno di scendere in campo cosa risponderà ?

«  Premesso che le elezioni non si vincono presentando un certo numero di liste ma si vincono con il candidato giusto, stiamo costruendo uno schieramento, robusto e fatto di numerose liste, e siamo alla ricerca di un nome nuovo che non sia quello del sottoscritto, perché a 83 anni suonati credo che abbia il sacrosanto diritto di continuare a leggere i miei amati libri. Naturalmente se si creassero dei sommovimenti e una parte della mia coalizione mi chiedesse di candidarmi io ho promesso loro che avrei preso in considerazione questa cosa e avrei deciso cosa fare. Questo è il massimo che ho potuto promettere. Ma mi sembra difficile che non si possa trovare una soluzione al di là di Raffaele Russo »

Cosa pensa di un’eventuale candidatura a sindaco dell’attuale segretario cittadino del PD, Eduardo Riccio ?

« lo ritengo una persona potenzialmente efficiente. Ma lui sa che il candidato sindaco non potrà mai farlo poiché ha partecipato a una coalizione che ha prodotto la caduta di Del Mastro, almeno nel caso in cui lui volesse fare una coalizione con me. A ogni modo lui ha capacità ammnistrative per cui se vuole aspirare a fare il sindaco lo può anche fare. Ma lo ripeto: siccome io l’ho combattuto per due anni e mezzo quando era vicesindaco di Del Mastro non potrei sostenere la sua candidatura a sindaco. E poi, onestamente, non mi pare nemmeno che lui abbia tanta voglia di fare il sindaco »

E di un ritorno di Del Mastro ?

« Chi prende Del Mastro è bruciato in partenza. Io gli ho telefonato due volte per dargli la mia solidarietà, quando è stato aggredito verbalmente da una giornalista e quando hanno raccolto le firme per farlo cadere. E’ una persona con una struttura mentale che va verso la cultura piuttosto che verso la pubblica amministrazione »

E su una possibile coalizione PD-M5S ?

« Non la vedo proprio »

Ma il centrodestra che fine ha fatto a Pomigliano ?

« Non lo so. Anche lì c’è una contraddizione tra i candidati sindaco. I due aspiranti sono Nunzio Testa e Mimmo Leone. Ma il tavolo si è completamente disfatto »

Tra loro però c’è chi ha voti e chi l’ha sostenuta in passato. Come si comporterà con questi soggetti politici locali ?

« Nel 2010 la mia scelta di Forza Italia fu fatta per vincere rompendo un potere che fu quello di Michele Caiazzo. Ma io sfido chiunque a trovare nei miei dieci anni successivi di sindacatura un solo provvedimento che confligga con i miei principi socialisti. Quindi se loro vogliono fare il centrodestra sarò lontano anni luce da loro. Se però formeranno una compagine civica saremo aperti al confronto »

Pensa che Michele Caiazzo stia carezzando la possibilità di ricandidarsi ?

« E’ un uomo del passato »

Che errori ha commesso alle elezioni del 2020 ?

« Quella è stata una delle poche volte in cui ho accettato il concetto di democrazia dalla radice. In quell’occasione ho lasciato a loro la scelta di trovare il nome del sindaco. E hanno trovato quello di Elvira Romano. Io accettati questa decisione.  Poco prima ero a un passo dall’accordo con il PD e l’M5S. Ma Zingaretti e Di Maio non lo vollero. Comunque ormai queste cose sono finite, per fortuna. Pomigliano adesso è più libera di scegliere il proprio futuro »