“Cambiare dando fiducia ai giovani”, il messaggio del 39enne docente e ricercatore universitario per la sua prima candidatura alla guida del Comune
“Il sindaco Rega ? Non me la sento di attaccarlo perché fare il sindaco è difficile. Ma gli anziani devono lasciare spazio alle nuove generazioni per consentire rinnovamento e cambiamento”. L’altro ieri ha gettato la maschera Davide Nocerino. Il trentanovenne assessore ai lavori pubblici della giunta locale, retta dal sindaco Aniello Rega, mercoledi sera ha aperto la campagna elettorale nel centro di Castello di Cisterna. Sarà proprio lui, Nocerino, docente e ricercatore di scienze motorie, il rivale del “suo” sindaco alle prossime elezioni comunali del 3 e 4 ottobre. Un “rivale” in casa, per così dire. Intanto è ormai noto che Rega, 69 anni, si ripresenterà per conquistare un secondo mandato alla guida di questo comune di 8mila abitanti. Un piccolo centro che appare da sempre come un rione della “dominante” Pomigliano, città delle fabbriche e della movida di tutta la provincia a oriente di Napoli. “Castello di Cisterna è il dormitorio di Pomigliano – ha spiegato Nocerino nel suo discorso d’esordio di questa campagna elettorale ferragostana – per cui dobbiamo assolutamente cancellare l’etichetta di comune in cui c’è poca vita, in cui non c’è dinamismo nei commerci e nell’ economia in generale. Ma per farlo sarà necessario un cambio di mentalità dell’elettorato, che se vuole una vera svolta dovrà dare fiducia alle nuove generazioni”. Nocerino è il candidato sindaco più giovane che finora si sia presentato per un posto alla guida di questa municipalità. Ma non se la sente di criticare aspramente il “suo” primo cittadino. “Se però c’è un appunto da fare a Rega – tiene a sottolineare – è il fatto di non aver portato avanti il PUC, il Piano Urbanistico Comunale, una cosa che avevamo promesso agli elettori, nel 2016. Per tutto questo tempo è stato proprio il sindaco a riservarsi la delega al PUC. Intanto molti concittadini stanno pagando l’IMU inutilmente da anni. Sono proprietari di terreni edificabili ma non hanno potuto costruire nulla a causa delle decisioni mancate”.