Terminato il ping pong in sede giudiziaria. Ora c’è la concreta prospettiva di vedere ripulita da migliaia di tonnellate di rifiuti una parte della campagna coltivata
Il Consiglio di Stato ha messo la parola fine al tira e molla sull’appalto per la rimozione delle ecoballe nei siti di Acerra e di Fragneto Monforte, in provincia di Benevento: 100mila tonnellate di rifiuti coperti da giganteschi teloni neri, immondizia che staziona da vent’anni nelle campagne di questi comuni. I giudici amministrativi hanno respinto in via definitiva il ricorso delle aziende che non sono riuscite a vincere l’appalto indetto dalla Regione. Ora c’è il via libera. Si potranno finalmente svuotare le piattaforme zeppe di rifiuti. Un repulisti che la Regione prevede si possa avviare entro la fine di marzo. Tra gennaio e febbraio si dovrà formalizzare l’assegnazione dell’appalto e predisporre il progetto esecutivo. Ma ormai è fatta: la bonifica può partire. Un iter burocratico farraginoso. Agli inizi di dicembre c’era stat l’ennesimo stop, quando cioè lo stesso Consiglio di Stato aveva bloccato l’aggiudicazione dell’appalto emanando una sospensiva a seguito del ricorso delle aziende rimaste escluse. Prima, agli inizi di novembre, era stato il Tar, sempre sulla base dello stesso ricorso, a sospendere l’assegnazione avvenuta dopo l’apertura della buste delle offerte svoltasi negli uffici della Regione. Poi però, il 16 dello stesso novembre, il Tar ha dato torto ai ricorrenti e ha quindi sbloccato l’impasse. A questo punto sembrava tutto risolto. Ma le aziende escluse non si sono date per vinte e si sono rivolte al Consiglio di Stato, che ha di nuovo sospeso l’appalto in attesa di pronunciarsi definitivamente. Un ping pong che sembrava infinito e che ha fatto stare sulle spine gli ambientalisti dei territori interessati dal progetto di rimozione dei rifiuti. Comunque alla fine il Consiglio di Stato ha respinto definitivamente il ricorso delle imprese rimaste fuori dai “giochi”. L’appalto conteso ma appena sbloccato ammonta a 19 milioni e 800mila euro, dei quali 10 milioni per Acerra. In totale si tratta di rimuovere ben 97mila tonnellate di rifiuti (49mila ad Acerra, in località Pantano) accumulati dal 2004.