Da Melania Rea a Giulia Tramontano, i femminicidi che hanno sconvolto l’Italia nel libro di Bruno De Stefano

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«I femminicidi che hanno sconvolto l’Italia è l’ultimo libro dello scrittore e giornalista  Bruno De Stefano, in libreria da oggi, martedì 11 luglio. L’autore sarà nella redazione del Mediano, a Somma Vesuviana, alle 18, 15 di venerdì 14 luglio per un’intervista che sarà trasmessa in diretta video sulla pagina facebook della nostra testata giornalistica.

Bruno De Stefano, già firma del Corriere della Sera, vincitore del premio intitolato a Giancarlo Siani e autore di numerosi libri (tra i quali “Napoli Criminale”, “I grandi delitti che hanno cambiato la storia d’Italia”, “Le più potenti famiglie della camorra”, “I 100 criminali più spietati della storia”) si addentra stavolta nel fenomeno – forse meglio dire nella piaga – dei femminicidi. Nel volume se ne contano cento, quelli che hanno più segnato l’opinione pubblica italiana. C’è la storia di Melania Rea, di Somma Vesuviana come l’autore, recentemente richiamata alla memoria per i «permessi premio» concessi all’assassino condannato in tre gradi di giudizio: colui che era suo marito, Salvatore Parolisi. C’è Giulia Tramontano, incinta del piccolo Thiago quando colui che avrebbe dovuto amarla, il suo fidanzato Alessandro Impagnatiello, pone fine alla sua vita e a quella del suo stesso figlio con 37 coltellate, due in più di quelle che Parolisi aveva riservato a Melania. Ci sono Sarah Scazzi, Yara Gambirasio– un caso di cronaca nera unico nel suo genere per l’indagine che ne seguì e che vide effettuare il test del Dna su oltre 25mila persone allo scopo di individuare l’assassino: Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo. E ancora, Teresa Buonocore, Simonetta Cesaroni, Meredith Kercher, Gelsomina Verde, Pamela Mastropietro e tante altre. Tutte donne, tutte diverse tra loro, tutti omicidi commessi nel nome di un amore malato, di una vendetta, di interessi economici. Le vittime dei femminicidi in Italia non si riducono certamente a soli cento casi ma tra le vittime, ad aumentare in maniera esponenziale questo orrore dilagante, ci sono di sicuro le famiglie devastate, spesso sole e prive di ogni sostegno. Questo libro, come dice lo stesso autore che ha voluto dedicarlo a «Giulia Tramontano, Melania Rea ed a tutte le donne che non siamo riusciti a proteggere», ha soprattutto un obiettivo: «fare memoria».