L’aumento dei contagi costringe i sindaci di Somma Vesuviana, San Giorgio a Cremano, Torre Annunziata e Portici a chiudere le scuole. Proposto un ritorno alla DAD anche a Scafati, ma il Tar annulla l’ordinanza sindacale. In Campania si è in attesa della decisione di Vincenzo De Luca.
È passato poco più di un mese dalla riapertura delle scuole in Campania e già si parla di chiusura e ritorno alla DAD. Sembra uno scherzo, ma purtroppo non lo è affatto. A parlare sono, come sempre in questi casi, i numeri di chi con la ripresa della didattica in presenza ha contratto il virus. Una curva epidemiologica in aumento, che ha portato i sindaci di molti comuni ad una chiusura forzata. Sono le circostanze ad imporre quella distanza che si cercava di raggirare con un ritorno contingentato tra i banchi di scuola.
Dal 9 al 20 febbraio sospese le lezioni in presenza nel comune di Somma Vesuviana, coinvolgendo in questa stretta scuole dell’infanzia, primarie e medie. «Con estremo dispiacere poco fa mi sono trovato costretto a firmare l’ordinanza con la quale dispongo la chiusura dei Tre Circoli Didattici e dei plessi delle medie della “San Giovanni Bosco – Summa Villa” fino al 20 Febbraio. Dopo un’attenta valutazione della Task Force sui rischi di ripresa del contagio, abbiamo deciso di intervenire in maniera preventiva per scongiurare un’espansione incontrollata del virus. La situazione è delicata, c’è bisogno ancora di un piccolo sforzo da parte di tutti noi, per il bene di Somma Vesuviana».
Nel comune di Scafati, la prima sezione del Tar di Salerno annulla l’ordinanza del sindaco Cristoforo Salvati, in seguito al ricorso presentato da alcune famiglie che si erano schierate contro la scelta del primo cittadino di chiudere gli istituti scolastici fino al giorno 20 febbraio. Per il presidente Leonardo Pasanisi «il provvedimento impugnato (con il quale viene disposta una sospensione generalizzata delle attività didattiche in presenza su tutto il territorio comunale) non contiene alcun riferimento a dati sanitari specifici dell’Unità di Crisi regionale o della competente Asl circa un aggravamento dei contagi nelle scuole o circa il nesso eziologico tra l’attività didattica in presenza ed un incremento dei contagi in altri settori o ambiti relazionali».
Chiuso in via precauzionale fino al 15 febbraio anche l’istituto paritario “Regina dei Gigli” a San Giorgio a Cremano. Il sindaco Giorgio Zinno ha disposto con un’ordinanza la chiusura forzata in seguito all’aggravarsi della situazione che ha portato a ben sedici casi positivi al Covid riscontrati tra alunni e personale scolastico. La scelta è stata presa dopo una riunione tra il sindaco e il responsabile dell’Ambito 3 della Asl Vincenzo Montella in merito all’attuale quadro epidemiologico. «Attualmente negli altri plessi dove sono stati rilevati casi isolati di positività – spiega il sindaco Zinno – la situazione risulta sotto controllo. Attendiamo eventuali decisioni dell’unità di crisi regionale, continuando a monitorare h24 il quadro epidemiologico scolastico e cittadino».
Scuole chiuse per un’altra settimana anche a Torre Annunziata insieme ai luoghi della movida fino al giorno di Carnevale per evitare possibili assembramenti. Dal 9 al 16 febbraio 2021 sarà sospesa l’attività didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado, salvo attività di laboratorio o destinate ad alunni diversamente abili e con bisogni educativi speciali. Questa la decisione del sindaco Vincenzo Ascione che ha firmato una nuova ordinanza per arginare il propagarsi dei contagi.
Nel comune di Portici il manifestarsi di un focolaio Covid presso l’Istituto comprensivo statale “Carlo Santagata” ha spinto il dirigente scolastico, Nicola Di Muzio, d’intesa con l’Asl Napoli 3 e con il sindaco di Portici, Enzo Cuomo, a chiudere la scuola d’infanzia e le elementari del plesso di via Caportano fino al 17 febbraio. Previsto il ritorno alla DAD, «considerata la necessità di tutelare la salute pubblica e di contenere la diffusione del contagio da Covid-19», scrive il dirigente scolastico. Una scelta maturata in seguito all’emergere di nuovi casi, circa quindici, tra personale scolastico e alunni di scuola d’infanzia e primaria.
Si è ancora in attesa di una decisione da parte del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che nel pomeriggio del 9 febbraio si riunirà per discutere con l’Unità di Crisi regionale se applicare o meno nuove restrizioni.