Messaggio al Comune da parte del presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Il consiglio comunale straordinario di Pomigliano di stasera sulla crisi della Stellantis è stato preceduto da un minuto di silenzio per la morte dell’operaio della confinante Acerra, Domenico Fatigati, 52 anni, per tutti Mimmo, moglie e tre figli, avvenuta proprio in uno stabilimento della multinazionale automobilistica, quello di Avellino, a Pratola Serra. “La Regione Campania si costituirà parte civile nel procedimento sulla tragica scomparsa di Fatigati – ha annunciato dai banchi dell’assise cittadina l’assessore regionale alle Attività Produttive e al Lavoro Antonio Marchiello – nel frattempo sto seguendo di persona la vertenza Stellantis, che è molto delicata”.
Il messaggio di Meloni
I lavori del consiglio hanno avuto inizio con la lettura di un messaggio del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Il governo – ha fatto sapere ai presenti il capo del governo – ha aperto il tavolo di confronto con Stellantis allo scopo di garantire il futuro di Pomigliano e di tutti gli stabilimenti del gruppo italiano”. Poi è stata la volta dei sindacati. “Il processo che va verso l’auto elettrica è irreversibile per cui Pomigliano dovrà essere in questa partita. Ma non c’è chiarezza sulle missioni produttive: l’azienda deve portare anche la Panda elettrica a Pomigliano. Ce lo devono dire adesso”, ha detto Giuseppe Raso, segretario della Fismic di Napoli. “Sono preoccupata – le parole di Valeria Ciarambino, vicepresidente del consiglio regionale – al momento non c’è prospettiva. E’ un problema di portata molto più ampia ed è in gioco la storia di Pomigliano. Questa fabbrica ha accettato sacrifici con accordi al ribasso e nel frattempo tanti lavoratori sono andati via. La politica campana dovrà difenderla tutta unita, come fanno al nord”.
La protesta dei Cobas
Sullo sfondo del suono degli altoparlanti che diffondevano gli interventi nell’aula dell’assemblea civica si poteva udire un trambusto persistente. Erano i militanti del sindacato di base Si Cobas, guidati da Mimmo Mignano, che tentavano invano di entrare in sala per partecipare ai lavori del consiglio straordinario. Ma la polizia ha fatto muro e Mignano e i suoi sono rimasti bloccati davanti all’ingresso, in piazza Municipio. “La digos non ci ha fatto entrare, ci trattano come se fossimo dei terroristi: questa è la loro democrazia”, le urla del leader dei Cobas di Stellantis che fu licenziato nel 2015 dopo una manifestazione contro Marchionne. Comunque il consiglio è proseguito senza sussulti.
La politica
“Il governo troverà le risorse giuste: non consentiremo mai che l’industria italiana venga smantellata”, l’intervento del deputato di Fratelli D’Italia Michele Schiano Di Visconti. “Vogliamo chiarezza, non bastano le parole di Tavares su un nuovo modello di vettura a Pomigliano”, le perplessità di Biagio Trapani, segretario generale della Fim di Napoli. Qualcuno però nell’aula ha mugugnato. “La Fim Cisl – la stilettata al sindacato di Trapani – non ha voluto partecipare agli scioperi contro le morti bianche all’Avio di Pomigliano e a Nola”. Quindi il discorso di Mauro Cristiani, segretario generale della Fiom di Napoli. “Stellantis – ha detto l’esponente dei metalmeccanici Cgil – insiste sul nostro costo del lavoro che è più alto di quello dei paesi più arretrati, come la Serbia: partendo in questo modo non si va da nessuna parte”. “Abbiamo assoluto bisogno di concretezza, le parole di Stellantis non risolvono”, la posizione sostanziale di Peppe D’Alterio, segretario provinciale della Uilm. Alla manifestazione ha partecipato una folta delegazione del Partito Democratico, guidata dal segretario metropolitano Giuseppe Annunziata. “L’unità politica è fondamentale, tutti devono fare la propria parte ma la propria parte la deve fare prima di tutto il governo: deve convocare Tavares”, l’appello dell’esponente democrat Arturo Scotto. Al termine il consiglio straordinario, dopo l’intervento del sindaco, Raffaele Russo, tutto puntato alla difesa della città, intervento preceduto dalla lettura di un messaggio del vescovo di Nola, Francesco Marino, è stato chiamato all’approvazione all’unanimità di un documento con cui si chiede alla Stellantis di presentare al più presto un piano industriale serio e credibile e di poter partecipare, come Comune di Pomigliano, ai tavoli nazionali su questo importante confronto di prospettiva industriale.