Casalnuovo, omicidio Ilardi: ritrovati scooter e arma del delitto

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Il mezzo era nei pressi del rione della ricostruzione di Pomigliano.  

Omicidio per il controllo della cocaina: i carabinieri hanno trovato lo scooter dei sicari e l’arma del delitto. La notizia è trapelata ieri pomeriggio ma il doppio ritrovamento è stato fatto dai militari poche ore dopo l’assassinio di Giuseppe Ilardi, avvenuto giovedi, in pieno giorno, intorno alle 12 e 40. Il giovane, 26 anni, sposato e con un bambino di 2 anni, è stato freddato con quattro colpi di pistola sparati all’interno dell’auto che stava guidando, davanti alla scuola elementare Antonio De Curtis, zona centralissima di Casalnuovo, mezz’ora prima che venissero aperti i cancelli del plesso per far uscire centinaia di bambini al termine delle lezioni. Qualche ora dopo i carabinieri hanno trovato uno scooter bruciato, un Honda Sh, in via Principe di Piemonte, a Pomigliano, arteria di periferia nei pressi del rione della ricostruzione. Lo scooter è quello usato per l’agguato. Era stato rubato a Casoria. Via Principe di Piemonte è una zona distante appena mezzo chilometro dall’altro complesso della ricostruzione finito al centro delle indagini, il rione post terremoto di Casalnuovo, base territoriale dello spaccio di cocaina. Di quest’area sono due soggetti finiti venerdi nella rete dei controlli scaturiti dalla delicata indagine. Uno guidava una vecchia Punto blu priva di assicurazione. Aveva con sé della droga. L’auto è stata sequestrata. L’altro personaggio è quello fortemente sospettato di aver partecipato al raid di morte o comunque di aver avuto un ruolo nel delitto. I carabinieri lo stanno tenendo sotto pressione. Nel frattempo è stata ritrovata anche l’arma del delitto. E’ una pistola di piccolo calibro. Non si sa dove sia stata rinvenuta di preciso ma quel che è certo è che non è stata trovata in mezzo alla strada. A ogni modo le indagini, condotte dal capitano Tommaso Angelone, comandante della compagnia carabinieri di Castello di Cisterna, sono avvolte nel più stretto riserbo. Le notizie trapelano col contagocce. Finora è emerso che Giuseppe Ilardi era persona di fiducia di Antonio Barone, elemento di spicco che gli inquirenti legano al clan Veneruso di Volla. Quando è stato ucciso Ilardi guidava l’auto di Barone, che da alcuni mesi è stato scarcerato. E’ stato assolto dall’accusa di aver preteso il 30 % sui proventi dello spaccio di cocaina che, sempre il base alle accuse, è gestito dal clan Gallucci, la cui “centrale” si trova nel rione della ricostruzione di Casalnuovo. Grande accusatrice di Barone è Raffaella Gallucci, sorella del boss Vittorio, ucciso dai killer nel 2003.