(AGI) – Roma, 31 mar. – La Corte dei Conti campana ha assolto Antonio Bassolino e i componenti dell’allora Giunta regionale (Abbamonte, Cascetta, Cozzolino, D’Amelio, Di Lello, Gabriele) dall’accusa di avere autorizzato, nell’ambito del bilancio 2006, l’emissione di un prestito obbligazionario da 1,89 miliardi “in violazione della prescrizione di rango costituzionale che vieta il finanziamento di spese non di investimento con il ricorso all’indebitamento”. L’accusa chiedeva una sanzione pari a venti volte l’indennita’ di carica percepita. La Corte dei Conti, con sentenza depositata ieri, ha respinto la domanda dell’accusa e ha liquidato le spese legali in favore dei convenuti. “La Sezione – si legge nella sentenza – ritiene non configurabile la responsabilita’ amministrativa” della Giunta perche’ “la violazione della citata disposizione costituzionale va ricollegata all’errato modus procedendi del Consiglio, adoperato in sede di approvazione del bilancio preventivo della Regione, ovvero alla mancata specificazione dei capitoli di spesa da parte della Giunta in sede di approvazione del bilancio gestionale, delibera, quest’ultima, non oggetto pero’ di contestazione in tale sede”. “La competenza dell’organo giuntale – si legge ancora nella sentenza – di adozione del cosiddetto bilancio gestionale, segue quella del Consiglio, in quanto, solo a seguito dell’approvazione della legge di bilancio da parte del Consiglio regionale, la Giunta specifica il bilancio annuale”.(AGI) Mal
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