Biblioteche di Pomigliano: impiegati della fondazione Imbriani da 7 mesi senza stipendio

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L’allarme è stato lanciato dalle opposizioni politiche di Per e Rinascita  

 

 

Sono senza stipendio da sette mesi, dal luglio del 2023, gli otto impiegati delle biblioteche di Pomigliano, lavoratori che dipendono dalla fondazione Vittorio Imbriani, una fondazione completamente controllata dal Comune. Si tratta di personale impegnato nel funzionamento delle biblioteche comunali ubicate al corso Vittorio Emanuele e al corso Umberto, nel vecchio centro cittadino.

La fondazione Imbriani è però assillata da una situazione debitoria che si trascina da tempo. Per fare un esempio i lavoratori in questione non ricevettero lo stipendio già una prima volta, per un anno intero, dall’agosto del 2022 al luglio del 2023. Si rivolsero allora a un avvocato per tentare di ottenere gli arretrati, che ammontavano a circa 64mila euro. Nello stesso luglio del 2023 il consiglio comunale dovette quindi approvare il riconoscimento di un debito fuori bilancio per corrispondere i salari arretrati. Emolumenti che infine furono versati ai lavoratori.

La nuova crisi

Ora però si sta ripetendo la stessa situazione dell’anno scorso. Nonostante l’aggiustamento deciso dal Comune nell’estate scorsa i salari sono di nuovo bloccati, da mesi, e il credito vantato dai lavoratori nei riguardi del Comune sta nuovamente crescendo. Impiegati che peraltro versano in condizioni economiche davvero precarie.

“Stiamo segnalando da più di un mese all’amministrazione comunale questa brutta situazione che si sta ripetendo in fotocopia”, l’appello dei consiglieri di opposizione Marco Iasevoli (PER) e Vito Fiacco (Rinascita). Nella seduta del consiglio comunale che nel luglio del 2023 portò a una prima soluzione, quella della corresponsione degli arretrati 2022-2023, l’indirizzo politico della maggioranza retta dal sindaco Raffaele Russo fu di trasferire servizi e personale della fondazione Imbriani alla fondazione Officina delle Culture. Un passaggio questo che, in base alle intenzioni, avrebbe dovuto mettere la parola fine alla fondazione Imbriani e a tutti i problemi economici ad essa connessi. Ma questo passaggio non è stato ancora concretizzato.