Bagno di folla per Di Maio nella sua Pomigliano: “Io con De Luca nella pandemia”

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POMIGLIANO D’ARCO – Posti esauriti per la presentazione del libro del ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel teatro Gloria della sua città natale, Pomigliano d’Arco. Molti i cittadini costretti a tornare a casa per la mancanza di posti a sedere, prenotati in breve tempo dall’annuncio della presenza del ministro. La location della presentazione è stata anche cambiata dopo che in in un primo momento era prevista in una sala convegni della cittadina campana. Ad attendere Di Maio anche alcuni politici locali, poi raggiunti dal sindaco Gianluca del Mastro.

La sviolinata a De Luca. “De Luca è stato un amministratore che nel momento più difficile della pandemia ha chiuso di più e quindi andava bene in quel momento. Io in quei giorni ho sempre sostenuto la sua azione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio alla presentazione del suo libro ‘Un amore chiamato politica’ a Pomigliano d’Arco con Lucia Annunziata e Francesco Boccia. “Poi è diventato sceriffo…”, ha aggiunto con una battuta.

La protesta degli operai Whirpool. Alcuni operai della Whirlpool di Napol, hanno mostrato al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a Pomigliano d’Arco per la presentazione del suo libro, la lettera di licenziamento ricevuta in questi giorni e gli hanno chiesto una “convocazione urgente” presso il ministero competente. “Siamo in mezzo ad una strada ormai – gli ha detto un’operaia mostrando la lettera – abbiamo bisogno di essere convocati urgentemente”. “Ci sono un mare di soldi pubblici la’ fermi – ha affermato il ministro – che ora dobbiamo intercettare con i privati. Dobbiamo lavorarci, ora ne parlo con il ministro Giorgetti e chiamo subito la viceministro”.

I lavoratori erano in attesa di incontrare Di Maio all’esterno del cinema Gloria, tutti muniti della lettera di licenziamento ricevuta nelle ultime ore. “Siamo disperati – hanno spiegato prima di incontrare il ministro – non abbiamo di che mangiare. Ora abbiamo bisogno di risposte, perché ci era stato assicurato che la Whirlpool non chiudeva. E invece adesso siamo stati sbattuti in mezzo ad una strada”. (ANSA).