Dopo due interminabili settimane di pausa nazionali, è finalmente tornata la Serie A e nel primo match di giornata il Napoli vince per 3-1 al Maradona contro l’ostico Torino di Juric. Poteva non essere facile mantenere il momentum, soprattutto considerando che tra le big il Napoli è stata la squadra con i calciatori più utilizzati in nazionale.
Invece gli uomini di Spalletti chiudono la partita nel primo tempo sfruttando tutte le occasioni avute, resistendo nella ripresa agli assalti di un Toro mai domo e specchio del carattere del suo mister. Senza alcun dubbio il man of the match è stato un monumentale Anguissa, autore di una doppietta e dei suoi primi gol in Serie A, dopo la prima rete in azzurro contro il Liverpool. Solo il gol mancava a questo centrocampista che, sin dalla prima partita con la maglia del Napoli dell’anno scorso contro la Juventus, ha dato prova di essere determinante in entrambe le fasi di gioco, abbinando prestanza fisica e una tecnica invidiabile. Ciò che è spesso mancato ad Anguissa nella sua carriera per fare il grande salto è stato probabilmente la continuità, a causa anche di infortuni, e che ora invece sta diventando la sua caratteristica principale.
Rispetto alla scorsa stagione si può notare come il camerunense abbia avuto un’evoluzione tattica, attaccando molto di più la porta, frutto anche del diverso modulo e stile di gioco, con il passaggio dal 4-2-3-1 al 4-3-3 e l’addio di Fabian, che lo ha reso molto più libero da questo punto di vista. Non resta che sperare, per Spalletti e tifosi, che Anguissa possa mantenere questo rendimento, e se dovesse iniziare a segnare con sempre più regolarità, potrebbe diventare l’ennesimo uomo mercato del Napoli.