La persone che hanno fotografato il loro voto hanno ammesso il reato. Ecco per chi hanno votato.
Clic malandrini, scatti inconfondibili di macchine fotografiche inserite nei telefonini. Rumori elettronici che al solo sentirli hanno fatto subito mettere in allarme i rappresentanti di lista del Movimento Cinque Stelle nei seggi del rione Madonnelle, la scuola che si trova incastrata tra le case popolari di Acerra, e del rione Spiniello, il mega complesso dell’ultima speculazione edilizia consumata nel territorio. Le ormai “consuete” fotografie del voto espresso su una scheda elettorale sono state scattate stamattina da una donna, con il suo telefonino, mentre stava esprimendo la sua preferenza, nel seggio delle Madonnelle. La signora, trentenne, ha votato per un noto costruttore della zona che da tempo sostiene l’attuale maggioranza e che è stato oggetto di indagini di polizia per un sospetto voto di scambio nel 2012. Il secondo episodio invece è avvenuto nel primo pomeriggio, nel seggio del rione Spiniello. In questo caso un uomo ha fotografato la sua preferenza espressa nei riguardi di un sindacalista ed ex esponente del Pd, che sostiene l’attuale maggioranza, e di una candidata collegata alla stessa lista. In entrambi i casi la polizia ha fermato i soggetti segnalati che alla fine hanno confermato il reato commesso una volta portati dagli agenti nel locale commissariato. Insomma, si stanno verificando episodi davvero strani anche ad Acerra, dopo il caso clamoroso di Sant’Antimo, dove stamane sono state arrestate tre persone che detenevano in casa centinaia di schede elettorali già votate. E l’altro giorno, di nuovo ad Acerra, si sono ritirati improvvisamente oltre trenta presidenti di seggio, la cui sostituzione è avvenuta in fretta e furia grazie alle nomine decise, come prevede la legge, dallo stesso sindaco Raffale Lettieri. Nel frattempo corre voce che nella città dell’inceneritore manchino all’appello decine di schede elettorali.