Liceo G. Mazzini: nella Sala Giunta a Palazzo San Giacomo >le conclusioni della II annualità del Progetto LE(g)ALI AL SUD su “Le politiche del lavoro”. Di Annamaria Franzoni
Il 24 maggio scorso, presso la Sala Giunta di Palazzo San Giacomo si è conclusa la seconda annualità del percorso formativo di cui sono stati protagonisti gli allievi e le allieve del terzo e quarto anno del liceo Mazzini- Indirizzo di Scienze Umane di Napoli.
L’itinerario ha visto impegnati i giovani adolescenti in lezioni teoriche e pratiche didattiche sul campo ed elaborazione di prove d’opere di alto significato secondo una metodologia cooperativa e costruttiva che li ha visti interagire, oltre che con i loro docenti, con esperti esterni, giornalisti, funzionari del Comune, con cui la scuola ha creato un significativo rapporto di collaborazione che durerà aldilà della Progetto giunto a conclusione.
Il contributo che ho avuto l’opportunità di offrire agli allievi e al gruppo di lavoro nell’ambito del “Percorso di Educazione alla Legalità” promosso dal MIUR e dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, in tutte le scuole d’Italia, per sensibilizzare i giovani al rispetto dei valori in cui i magistrati Falcone e Borsellino hanno creduto (il valore delle regole, il rispetto delle leggi, l’importanza della giustizia, il senso della cittadinanza e l’amore verso la Costituzione) ha costituito per me occasione di grande interesse e arricchimento, tanto che ho seguito l’evoluzione di tale progetto durante la prima e la seconda annualità.
Attraverso report e immagini ho raccontato in questa stessa rubrica le diverse fasi di tale cammino biennale dedicando diversi articoli alle “trasferte” che di volta in volta hanno consentito di apprendere la legalità dalla pratica dei servizi (è questo il sottotitolo del progetto del liceo vomerese): tra gli obiettivi che il progetto ha messo in cantiere, infatti, è stato inseguito principalmente quello di formare giovani/studenti/cittadini che siano facilitatori delle modalità d’accesso ai servizi, della compilazione di moduli e di ogni altro mezzo, per rendere più vicina ai cittadini l’organizzazione del territorio stesso.
Apprendere la legalità dalla pratica dei servizi: questo è stato, dunque, l’obiettivo cardine del percorso educativo scelto per gli studenti dell’Istituto “G.Mazzini” e che io ho facilitato sotto il profilo metologico, fornendo quegli strumenti e quei dispositivi pedagogici utili ad un approccio di ricerca-azione e di lavoro cooperativo e condiviso. Siamo partiti,. Durante l’incontro che ci ha visti impegnati in questa seconda annualità dalla riflessione sulle “Raccomandazioni nei confronti di un singolo Stato membro” e sui “4 pilastri delle linee guida”:
1) migliorare l’occupabilità, adoperandosi affinché le persone possano sviluppare adeguate competenze per cogliere le opportunità di lavoro in un mondo in rapida evoluzione;
2) sviluppare lo spirito imprenditoriale, agevolando l’avvio e la gestione di un’impresa e l’occupazione nella stessa;
3) promuovere l’adattabilità, elaborando nuove flessibili modalità di lavoro che concilino la sicurezza dei lavoratori e la flessibilità per i datori di lavoro;
4) rafforzare le pari opportunità, garantendo parità di accesso al posto di lavoro per donne e uomini, come pure uguaglianza di trattamento sul lavoro.
Siamo così pervenuti al concetto che il ruolo delle Politiche sociali sia quello di migliorare l’occupabilità adoperandosi affinché le persone possano sviluppare adeguate competenze per cogliere le opportunità di lavoro in un mondo in rapida evoluzione; sviluppando lo spirito imprenditoriale, promuovendo l’adattabilità, attraverso l’elaborazione di nuove flessibili modalità di lavoro che concilino la sicurezza con i diritti/doveri del lavoratore; garantendo parità di accesso al posto di lavoro per donne e uomini, come pure uguaglianza di trattamento sul lavoro. Le tematiche oggetto di indagine e di riflessione della seconda annualità tematica della seconda annualità sono state: i mercatini nella mia città, l’artigianato (attività di acconciatore, estetista, panificatore); il commercio al dettaglio; la valorizzazione delle competenze e sviluppo professionale delle donne; la promozione e la valorizzazione del turismo; l’avviamento alla professione e compiti dell‘ assistente sociale ed infine l’Orienta-giovani.
Su tali temi i ragazzi hanno realizzato una ricerca guidata e hanno realizzato in cooperative learning una serie di web quest, presentati durante l’incontro in Sala Giunta, analizzando la situazione della nostra città e promuovendo una serie di iniziative che possano avviare un processo di rinascita cittadina e nazionale. Lo stesso Sindaco di Napoli, De Magistris, ebbe modo nel suo intervento presso il liceo Mazzini lo scorso 10 Novembre di apprezzare il lavoro svolto dagli allievi ed in particolare l’agile “prontuario” dei servizi, rivolto ai giovani che ha costituito la prova d’opera del percorso effettuato e che ha sinteticamente rappresentato il senso profondo di un’attività realizzata d’intesa con il Comune di Napoli con la finalità di sviluppare un rapporto di collaborazione in materia di educazione alla convivenza civile e promozione alla solidarietà, con particolare riferimento alla diffusione della cultura della legalità attraverso la conoscenza dei servizi e delle procedure esistenti sul territorio cittadino.
Nel corso della manifestazione dello scorso giovedì è stata presentata la prova d’opera finale di quest’anno che è consistita in nuovo agile opuscolo che racconta il percorso del lavoro dei ragazzi: l’esperienza formativa vissuta con l’Assessore alle Pari Opportunità e ai Problemi della Gioventù; la partecipazione al Convegno “Donne e professioni” e al dibattito della CEDAW (Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination Against Women) presso il Maschio Angioino; la mostra fotografica sulla figura della DONNA “Loro…. Di Napoli”; l’incontro con le donne dell’UDI, l’associazione di donne nata durante la resistenza e che ha donato alle giovani allieve “una bacheca rosa” per affrontare secondo un’ottica chiara e definita il problema della violenza sulla donne nelle sue più sottili sfaccettature.
Inoltre l’indagine è proseguita sul territorio tra il mercatino rionale, la scuola “Cucina Amica”, , la Municipalità, Informagiovani, il progetto “Mo’ Vida” e tante esperienze ancora.
Ne è derivato una stimolante attività che ha prodotto la giusta combinazione di conoscenze, abilità ed attitudini per la realizzazione di una cittadinanza attiva e consapevole, secondo le dimensioni della costruzione del sé e della giusta interazione con l’attuale complessa società contemporanea.