Lunedì 4 giugno alle 17.00 si terrà il finissage della mostra “Anastatica sensibile” di Daniela Di Maro, vincitrice dell”edizione 2011 del Concorso Giovani Artisti “Un”Opera per il Castello”.
«Questo lo saprei fare anch’io. Il contemporaneo ricerca il suo pubblico» è il provocatorio titolo dell’opera di Daniela Di Maro, vincitrice della prima dizione del concorso giovani artisti 2011 «Un’opera per il Castello». L’artista dialogherà con Claudia Borrelli, Chiara Pirozzi e Alessandra Troncone proprio presso il Castel Sant’Elmo, lunedì a partire dalle 17.00.
L’opera ha convinto la giuria, che ha premiato il progetto di Daniela Di Maro, Anastatica sensibile, apprezzandone il contenuto poetico e visivo. Il bando intendeva innanzitutto «suggerire alle giovani generazioni di artisti una riflessione sui molteplici aspetti del linguaggio artistico contemporaneo e del rapporto con il pubblico», l’opera è risultata in piena sintonia con il tema del bando. Il progetto, inedito e commisurato alla specificità del luogo, ha suscitato interesse nella giuria che ne ha apprezzato le qualità estetiche e la capacità di «coinvolgere e suggestionare emotivamente e intellettualmente» mediante un rapporto di interazione tra organico e inorganico, tra natura e tecnologia.
In particolare il progetto propone una nuova chiave di lettura del rapporto tra pubblico e arte in cui si trasforma il ruolo del pubblico: non più fruitore generico, ma come consapevole artefice della sopravvivenza dell’opera stessa. La responsabilizzazione del pubblico consiste nel legame con l’opera stessa, perché solo attraverso le sue azioni, che dovranno essere misurate ma necessarie, sarà garantita non solo la riconoscibilità del lavoro come manufatto, nella duplice accezione artistica ed estetica, ma anche la sua trasmissione, cura e conservazione nel tempo. In tal modo il progetto premiato istituisce «un legame tra pratica artistica e fenomenologia del quotidiano», offerto come spunto di riflessione teorica dal bando.
Il progetto, della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico, artistico, etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Napoli, è stato reso possibile grazie alla collaborazione e il sostegno del Servizio Architettura e Arte contemporanee della Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte contemporanee, nell’ambito del Piano Arte Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Castel Sant’Elmo è uno dei musei associati all’ AMACI – Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani. Supporto tecnico- organizzativo di Civita Servizi.
(Fonte foto: Rete Internet)