Una nave da crociera fa da scenografia ad una commedia degli equivoci ricca di personaggi bizzarri e di intrecci amorosi, sotto la supervisione di un animatore decisamente “particolare”.
Isabella è la responsabile delle risorse umane per un’importante agenzia di crociere. Il capo è anche il suo amante, ma quando decide di lasciarla la donna cerca di vendicarsi e lo fa in un modo non convenzionale: per un viaggio inaugurale assume come animatore Rémy, un disoccupato senza arte né parte. Come da copione, l’uomo trasforma la crociera in un divertente disastro. Rémy, ingenuo e grottesco, si scontra con il variegato mondo che popola la nave.
Per le commedie made in France sembrano anni d’oro. Dal successo di Giù al Nord del 2007, numerosi titoli d’oltralpe hanno realizzato incassi pazzeschi in patria per poi essere esportati – sempre con ottimi risultati – sui mercati stranieri. L’ultima, in ordine di tempo, era stata la commedia amara Quasi amici, per la verità di ben altro livello rispetto a questo Benvenuto a bordo.
Il plot di partenza sfodera a ripetizione un bel po’ di luoghi comuni da commedia degli equivoci. Il protagonista, Rémy, è un sempliciotto dai comportamenti esagerati che si ritrova per una serie di circostanze in un ambiente non suo. Il viaggio in crociera, d’altra parte, offre la possibilità di esplorare una galleria umana variopinta fatta di macchiette e personaggi sui generis, spesso decisamente caricati ed antipatici.
Il gioco è presto fatto: da una parte il buon Rémy, bizzarro e stralunato, dall’altra una pletora di turisti e direttori con i quali il nostro si scontra grazie a gag comiche molto prevedibili ed inflazionate, nel più classico impianto da commedia corale. A condire il piatto, gli inevitabili intrecci amorosi che coinvolgono praticamente tutti i personaggi.
Giocare con gli stereotipi del genere non è peccato, anzi. Il problema principale del film è che, non solo non ironizza sulla sua stessa natura, ma non riesce a far ridere abbastanza. Le trovate divertenti sono al minimo sindacale: l’impressione è di trovarsi di fronte ad una serie di gag slegate tra loro, non tutte riuscite, anche perché l’introspezione dei personaggi è davvero troppo debole per poter dare sostanza all’opera.
Così il film prende un po’ dalla commedia degli equivoci e un po’ dalla farsa amorosa, annaspa in una comicità basilare senza graffiare e si limita ad “annacquare” situazioni e personaggi visti e rivisti. La trovata iniziale, potenzialmente interessante, si perde in un tentativo di accontentare tutti e col passare dei minuti un certo sentimentalismo zuccheroso prende il sopravvento anche sulla parte ironica. L’insieme diventa di una leggerezza poco sostenibile, si ride poco e ci si annoia molto tra déjà vu e incastri amorosi dalle basi poco solide, con annessa morale melensa.
Un retroscena inquietante: il film è stato girato interamente su una nave della Costa Crociere, poco prima della tragedia del Giglio. Il celebre capitano Schettino è stato uno dei consulenti alla produzione.
Voto 5/10
Regia di Eric Lavaine, con Franck Dubosc, Valérie Lemercier, Gérard Darmon, Luisa Ranieri, Lionnel Astier, Elisa Servier, Philippe Lellouche
Durata: 90 minuti
Titolo originale: Bienvenue à bord
Uscita nelle sale: 15 giugno 2012