#27 – La vittoria di una rosa e non di una formazione

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Inizia il girone di ritorno e il Napoli affronta l’ostica Roma del pragmatico Mourinho, dimostrando di giocare e vincere con la rosa e non solo con la formazione che scende in campo.

Non è facile avere la meglio dei giallorossi, e gli azzurri rischiano di iniziare col piede sbagliato, ma il palo scongiura il tentato autogol di Kim. E’ questione di poco e il Napoli passa in vantaggio. E’ il trio Rui-Kvara-Osimhen che porta al gol. Rui libera Kvara, che serve sul petto Osimhen. Il nigeriano è mostruoso, stoppa oltre i difensori, addomestica la palla col ginocchio e sfonda la rete avversaria. La rete di Osimhen lascerà il predominio sul risultato fino alla seconda metà della ripresa, dopo alcuni tentativi per parte e un paio di buoni interventi di Meret. Sfortunatamente il portiere azzurro può fare poco sul gol di El Shaarawy. Sembra poter finire così, ma Spalletti rimescola le carte, cerca nei subentranti il contributo decisivo per propiziare l’ennesimo vantaggio. Entrano Raspadori e Simeone, rischia e fa uscire Osimhen. Ed è proprio Simeone, l’operaio dell’attacco del Napoli, a dare i 3 punti ai compagni. Si libera in area e piazza un tiro, neanche troppo forte, sotto l’incrocio dei pali, Rui Patricio vede la palla, ma non la può raggiungere. Finisce sul 2 – 1, il Napoli raccoglie altri 3 punti, le cose gli girano bene come non mai, è a 13 punti dalla seconda.

In conferenza stampa Mourinho si lamenta del risultato, mentre Spalletti esalta la forza del gruppo, la forza della rosa, di quelli seduti in panchina e di coloro che scendono in campo. Questa vittoria e questo campionato scoppiettante sono anche merito di chi è fuori e incita i propri compagni, di chi lavora durante tutta la settimana e subentra anche per pochi minuti, facendosi trovare pronto. Questo è il Napoli delle seconde linee, che impattano sul risultato come le prime. E’ il Napoli di un gruppo che soffre per i compagni, il Napoli di chi esulta per le prodezze dei campagni, anche di quel compagno che ti ha sostituito, anche di quello che gioca più di te. E’ un Napoli che vince per merito della rosa e non solo grazie agli 11 che scendono in campo.