Somma Vesuviana, lettera aperta di un cittadino al sindaco Di Sarno: “Casamale? Solo parole, altro che svolta”

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Sosta selvaggia al Casamale
Casamale, via Castello

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Pasquale Perna, un cittadino del Casamale che si rivolge al sindaco Salvatore Di Sarno e all’assessore Ciro De Simone. Di seguito, il testo pervenuto in redazione.

Cari sindaco Di Sarno e assessore al ramo, Ciro De Simone, è giunta l’ora che dalle parole si passi ai fatti in merito al parcheggio di via Torre. Dopo l’apertura in pompa magna dello stesso, con tanto di taglio e foto, e benedizioni, mi pare che siamo in presenza dell’ennesima opera incompiuta. E persino il ritornello che il parcheggio rappresenta un’opportunità per il Casamale si sta rivelando il solito bluff. Si era detto: tempo 15 giorni e vedrete che la sosta selvaggia scomparirà. Mai più auto lungo le strade del quartiere che impediscono la normale circolazione, figuriamoci dei mezzi di soccorso in caso di bisogno.  Che bello. E l’inizio di una nuova era. La svolta, appunto. Ed invece: una bolla di sapone. Che si è spiaccicata contro l’ennesimo sogno. Finora l’adesione dei residenti al parcheggio è stata modesta, forse una decina, la maggior parte era in attesa di capire se “la minaccia” dell’amministrazione comunale sarebbe diventata reale. Ovvero multe per coloro che trasgredivano.  Alla prova dei fatti non è avvenuto nulla, ed anche quei pochi che hanno l’abbonamento sono pronti a disdirlo. Perché, dicono, se non succede nulla a che serve pagare 30 euro al mese. La colpa non è dei residenti, ma di chi non fa osservare le regole. O peggio ancora: promette che libererà il centro storico dalle auto. Promette, appunto.

Cari sindaco e assessore non si può sempre guardare dalla finestra senza intervenire. Dalla nuova amministrazione ci si aspettava un cambio di passo, discontinuità con il passato, rispetto delle regole, maggiore legalità, e soprattutto mantenere ciò che si promette. Uno si chiede sempre se gli amministratori, i consiglieri comunali, gli stessi vigili urbani percorrano mai le strade del Casamale.  Allora facciamo un gioco: proviamo ad accompagnarli virtualmente per le strade del centro storico. Iniziamo da via Gino Auriemma: in alcuni giorni sembra un enorme parcheggio abusivo. Proprio di fronte al comune, macchine ferme lungo la strada fino ai padri trinitari che restringono la careggiata, con grave pericolo per chi vi transita e dei pedoni. Proseguiamo per via Ferrante D’Aragona: appena si gira macchina ferme e cosi fino al barbiere. Genitori e bambini fanno lo slalom quando suona la campanella. E la piazzetta? L’area antistante è diventata proprietà privata di chi vi abita, e ne sono così convinti che se qualcuno parcheggia al loro posto vanno a chiamarlo rivendicandone il diritto. Si arriva anche a questo, purtroppo. Piazza Botteghe: un groviglio di macchine una sull’altra, e chi vi abita qualche volta non ha potuto entrare. Davanti alla porta c’era un’auto parcheggiata. Andiamo avanti. Qui la strada si divide: andando verso via Collegiata troviamo il punto più vergognoso della sosta selvaggia. Di fronte al bar e fino alla chiesa da un lato macchine perennemente in sosta, dall’altro all’imbocco di via Perzechiello ancora auto che impediscono a volte l’accesso di chi vi abita. Ritorniamo indietro in Piazza Botteghe, proseguendo per via Troianiello, angolo via Nuova: puntualmente macchine in sosta che impediscono di  girare. Non parliamo di via Piccioli, ma lì almeno la strada si allarga, o via Castello. Infine via Torre: anche qui chi vi abita è convinto che lo spazio antistante l’ingresso di casa sia di sua proprietà. Ma c’è un pericolo dove la strada si restringe, in prossimità con via Troianiello: macchine a destra e sinistra, e macchine davanti all’incrocio per cui chi esce deve fare attenzione a chi scende. E non parliamo dei pedoni. Infine i clienti del ristorante: non è più conveniente  mettere la macchina nel parcheggio, visto che dalle otto di sera costa un euro? Una curiosità: in alcuni spazi parcheggiano sempre gli stessi, convinti che sia loro diritto. Forse qualcuno dovrà spiegarglielo che è un bene comunale, quindi di tutti.

Cari sindaco e assessore vogliamo fare qualcosa, che non sia la solita pezza a colore, o darsi da fare solo in occasioni di feste e processioni? E’ possibile allestire un nuova segnaletica, mettere dei paletti impedendone la sosta, ripristinare piazzetta D’Aragona vietandone l’accesso, posizionare delle foriere lungo via Collegiata, eccetera eccetera. Insomma fare qualcosa e sempre meglio del non fare niente, diceva Catalano (per chi se lo ricorda)

Pasquale Perna