«Crisommole», nell’oro del Monte Somma il futuro della comunità

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Era la seconda edizione della kermesse «Crisommole», quella che si è tenuta domenica scorsa in località «Parmentiello». Un evento dedicato alla riscoperta delle albicocche tra incontri, gusto e suoni. Con il patrocinio di Regione Campania, Comune di Somma Vesuviana, Parco Nazionale del Vesuvio e l’organizzazione di Pro Loco Somma Vesuviana, Amici del Casamale e Viviamo il Borgo, la manifestazione è inserita tra quelle che per tutto l’anno le associazioni hanno messo in calendario per animare e far rivivere il quartiere medioevale.

 

E nel cuore del Monte Somma si è fatto comprendere che l’evento ospitato dall’azienda Raia, quello già promosso lo scorso anno da un gruppo di ragazzi del Casamale e nel quale si era posto l’accento sulla qualità, ha e può avere confini più ampi. La «pellicchiella» del Monte Somma è uno dei punti dai quali partire affinché produttori ed aziende possano oltrepassare gli orizzonti locali. E’ quanto ha sottolineato Fiore Di Palma, che ha fatto gli onori di casa spiegando  appunto gli obiettivi dell’interessante evento “Crisommole”.

Si è soprattutto fatto appello al Parco Vesuvio affinché accompagni in questo percorso, così come potranno fare le Pro Loco di tutti i comuni dell’Ente Parco.

Franco Mosca (Pro Loco) ha appunto messo l’accento sulla novità che è il coinvolgimento dei giovani: nelle campagne dove fino a pochi anni fa si trovavano solo anziani contadini ora è palese la sfida e l’opportunità che le nuove generazioni stanno cogliendo, con le nuove tecnologie, le misure comunitarie, la riscoperta delle tipicità: dalla catalanesca, ai pomodorini del piennolo e, appunto, alle albicocche. Uno spunto che i giovani presenti hanno colto alla perfezione, rimarcando che oggi, per fare un prodotto di qualità, occorrono le conoscenze e lo studio, oltre al cuore.

È stato uno tra i decani degli agricoltori, Mario Angrisani, a sottolineare che Somma Vesuviana potrebbe ancora dire la sua sulla produzione agricola, con eccellenze da fare invidia dovute in primis alle caratteristiche organolettiche del suolo vulcanico. L’appuntamento è per fine giugno, dando seguito a quella che è stata in fondo solo l’anteprima di «Crisommole», con uno step in piena raccolta.